I tifosi della Scuderia Ferrari accorrono in massa all’Autodromo Nazionale di Monza. Il loro nuovo beniamino, Michael Schumacher, è reduce dalla seconda vittoria della sua prima stagione con la squadra di Maranello. Il tedesco ha infatti trionfato in Belgio, ma, visti i valori in campo, pare fin troppo ottimistico aspettarsi un bis.
Rispetto all'edizione precedente del Gran Premio, c’è la novità delle barriere di pneumatici che vengono montate all'interno dei cordoli per evitare i frequenti tagli di chicane da parte dei piloti, specie alla prima variante. I piloti stessi si dichiarano d'accordo con tale soluzione, ma saranno in tanti a doversene pentire...
I piloti della Williams dominano le qualifiche monopolizzando la prima fila con Damon Hill davanti a Jacques Villeneuve. Michael Schumacher riesce a mettere la sua F310 in terza posizione massimizzando lo sforzo fatto dagli uomini della Scuderia che da Maranello mandano a Monza varie novità tecniche, tra cui un nuovo cambio a sette rapporti costruito con materiali innovativi e ultraleggeri che viene montato solo sulla vettura del tedesco. Irvine ottiene il settimo tempo.
Al via la prima fila scatta male ma Villeneuve riesce comunque ad affiancare il compagno di squadra, che però lo spinge verso l'esterno, costringendolo a passare sull'erba. Ne approfitta Jean Alesi con la Benetton che, partito benissimo dalla sesta posizione in griglia, infila l'inglese alla prima curva, portandosi in testa. La leadership del francese dura però solo mezzo giro, perché Hill lo sopravanza già alla seconda curva di Lesmo; poco più indietro Mika Häkkinen, con la McLaren, sorpassa Villeneuve, portandosi in terza posizione.
Nel corso del secondo passaggio il canadese colpisce le barriere di pneumatici della seconda chicane, piegando una sospensione sulla sua vettura; alcune gomme rimbalzano in pista e David Coulthard ne colpisce una, dovendosi ritirare con lo sterzo della sua McLaren rotto. Villeneuve prosegue, ma la sua gara è compromessa e il canadese scivola lentamente indietro in classifica. Al quarto giro anche Alesi colpisce la pila di pneumatici della seconda chicane; il francese continua senza danni, ma Häkkinen colpisce una gomma rimbalzata in pista, dovendosi fermare ai box per cambiare il muso e torna in gara nelle retrovie.
Due tornate più tardi anche Hill, in testa alla corsa, tocca le barriere di gomme, stavolta alla prima chicane; la Williams dell'inglese va in testacoda ed è costretta al ritiro. Passa così in testa Alesi, seguito da Schumacher; il tedesco recupera velocemente lo svantaggio, cominciando poi a tallonare il rivale senza riuscire a superarlo, vista anche la migliore velocità di punta del francese. La situazione rimane stabile fino al trentesimo passaggio, quando Alesi rifornisce. Schumacher spinge al massimo con la pista libera davanti, facendo segnare il giro più veloce in gara, e quando effettua il suo pit stop, due tornate più tardi, esce dalla pit lane nettamente davanti alla Benetton del francese.
Il tedesco gestisce il vantaggio fino alla bandiera a scacchi, conquistando la seconda vittoria consecutiva nonché la terza stagionale. La gara di Irvine finisce invece al 24° giro con un testacoda. Il pubblico è in festa e invade la pista di Monza: Schumacher per la prima volta si rende conto davvero di che cosa significhi guidare per la Scuderia Ferrari.