Il circuito di Macao è considerato uno dei più insidiosi al mondo. Se poi ci si aggiungono condizioni straordinarie, come la pioggia battente che ha complicato non poco l’attività di squadre e piloti, la sfida diventa ancora più impegnativa e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. L’edizione 2024 della gara asiatica, che ha visto al via gli alfieri della Scuderia Ferrari Driver Academy, Tuukka Taponen e Dino Benganovic, è stata condizionata da un numero record di bandiere rosse, iniziate già nelle prime prove libere del giovedì e diventate una presenza costante fino a quella a scacchi di domenica.
In pista. La prima sessione di qualifica di giovedì si è disputata sotto una pioggia che è caduta con frequenza intermittente. Dopo due bandiere rosse il turno si è concluso con Taponen in seconda posizione e Beganovic in nona. Il secondo turno di qualificazione è stato il primo in condizioni di pista asciutta, creando non poco disagio ai piloti che hanno dovuto cercare nuovi riferimenti dopo tre sessioni disputate sul bagnato. Il risultato? Ben sette bandiere rosse che hanno frammentato il turno danneggiando molti piloti. La sessione è stata molto difficile sia per Taponen (Tuukka ha colpito le barriere alla curva 17 nelle prime fasi concludendo le qualifiche in ventesima posizione) che per Beganovic. Per Dino il 15° posto finale è stato dovuto a un urto contro la monoposto di Rintaro Sato, finito contro le barriere e rimbalzato al centro della pista ostruendo la carreggiata. “È deludente non aver avuto la possibilità di poter confermare il nostro potenziale – ha commentato Beganovic – sapevo di avere un buon ritmo, la monoposto era ben bilanciata e nei primi giri sono subito salito in prima posizione. Poi nel momento più importante della sessione mi sono trovato la strada ostruita da un’altra vettura e non c’era nulla che potessi fare. C’è molto rammarico, non abbiamo sbagliato nulla ma ci ritroviamo molto lontani dalle prime posizioni”.
Qualifying race. Il fine settimana è proseguito sabato con la Qualifying race sulla distanza di dieci giri. La corsa è stata congelata dalla Safety Car al termine del primo giro a causa di due incidenti avvenuti alla curva Mandarin, con Sota Ogawa e Taponen finiti violentemente contro la barriera esterna. La corsa è ripresa al termine del secondo passaggio, ma a tre giri dalla fine l’arrivo della pioggia ha indotto la direzione gara a esporre la bandiera rossa. Dopo il passaggio alle gomme da bagnato la corsa è ripresa dietro la Safety Car fino alla bandiera a scacchi. Beganovic ha concluso decimo rimontando diverse posizioni.
Main race. Nella gara vera e propria di domenica Dino è scattato dalla quinta fila, mentre Tuukka dal 24° posto a causa dell’incidente nella manche di qualifica. Dopo una prima interruzione con bandiera rossa al termine del primo giro, dovuta a un contatto multiplo che ha bloccato l’ingresso della Lisboa, la corsa è ripresa per tre tornate prima di un nuovo congelamento in regime di Safety Car che ha poi portato al rush finale verso la bandiera a scacchi. Sia Beganovic che Taponen hanno recuperato posizioni senza commettere errori, ottenendo l’ottavo e il decimo posto nella classifica finale.
Insoddisfatto. “L’ottava posizione non mi rende certo contento – ha commentato Dino – ma non mi pento di essere venuto a Macao. Su questa pista ami la guida ogni secondo, purtroppo il fine settimana è stato condizionato da continue interruzioni, avrei voluto avere a disposizione più giri per provare a spingere al limite, ma questa è Macao. Sul bilancio finale del weekend ha pesato molto la qualifica, se fossi partito in una posizione migliore avrei potuto puntare a un gran risultato visto il ritmo che avevamo, ma non è dipeso né da me né dalla squadra”.