Tommy Lindroth, ritorno in pista dopo un anno di stop
Monza 10 aprile 2021
E’ uno dei veterani, debutto nel 2010 e dieci stagioni alle spalle. Torna dopo un anno di stop. Lo svedese Tommy Lindroth è pronto al suo esordio stagionale nel Ferrari Challenge, nella classe Coppa Shell Am, con i colori del team Baron Motorsport.
La principale novità è la vettura, sarai infatti al volante della Ferrari 488 Challenge Evo. Quali sono le principali differenze che hai notato rispetto alla precedente auto?
Difficile dirlo perché è da un anno che non corro a causa di un incidente che ho avuto in Svezia e quindi sono tornato da pochissimo al volante di una vettura da corsa. Posso solo dire che il primo impatto è stato molto buono!
Monza è un circuito molto tecnico in cui si raggiungono velocità elevate. Quali sono i segreti per affrontarlo?
Ah, è un circuito dove sei costretto a tirare fuori gli “attributi”, non hai altra scelta!
Sei approdato al Ferrari Challenge nel 2010 e da allora hai raccolto circa 400 punti nella tua carriera. Cosa ti aspetti da questa stagione?
Mi aspetto di divertirmi, di trovarmi bene col mio team e soprattutto con gli avversari, spero in un clima di amicizia, come è sempre stato: è giusto darsi battaglia in gara, ma non lontano dalla pista.
La principale novità è la vettura, sarai infatti al volante della Ferrari 488 Challenge Evo. Quali sono le principali differenze che hai notato rispetto alla precedente auto?
Difficile dirlo perché è da un anno che non corro a causa di un incidente che ho avuto in Svezia e quindi sono tornato da pochissimo al volante di una vettura da corsa. Posso solo dire che il primo impatto è stato molto buono!
Monza è un circuito molto tecnico in cui si raggiungono velocità elevate. Quali sono i segreti per affrontarlo?
Ah, è un circuito dove sei costretto a tirare fuori gli “attributi”, non hai altra scelta!
Sei approdato al Ferrari Challenge nel 2010 e da allora hai raccolto circa 400 punti nella tua carriera. Cosa ti aspetti da questa stagione?
Mi aspetto di divertirmi, di trovarmi bene col mio team e soprattutto con gli avversari, spero in un clima di amicizia, come è sempre stato: è giusto darsi battaglia in gara, ma non lontano dalla pista.