“Quando hai un sogno e lavori duramente per realizzarlo, non ci sono ostacoli che ti possono fermare”. Parole e musica firmate da Michelle Gatting, prima donna a conquistare il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli.
Un’impresa fantastica quella compiuta dalla danese, laureatasi campionessa con una gara di anticipo nel fine settimana delle Finali Mondiali grazie a un quarto posto che, pur essendo lontano dagli obiettivi della ‘Iron Dame’, le ha permesso di portare a casa il titolo.
Una rincorsa verso un momento che rimarrà impresso per sempre nella storia del motorsport, preceduto da tre vittorie e numerosi podi, pole position e giri più veloci in gara che testimoniano come la Gatting non sia diventata campione per caso, bensì grazie a prestazioni sopra le righe contro avversari tenaci come Niccolò Schirò.
“Correre contro di lui è davvero entusiasmante e una vittoria ottenuta battendolo in pista assume una valenza ancora maggiore” ha confessato la pilota di Iron Lynx, “ed è innegabile che la sua assenza nei primi due round mi abbia facilitato. Assieme alla squadra però abbiamo lavorato duramente giorno per giorno nel tentativo di portare a casa il titolo. E gara dopo gara, in effetti, è diventato quello il nostro obiettivo”.
La Gatting ha posto la propria firma su una stagione memorabile, quasi perfetta, condotta con costanza e forza mentale e fisica, diventando un esempio di successo per le donne che si cimentano nel motorsport, e non solo.
Quelle donne che mostrano chiaramente che non esistono distinzioni di genere quando si inseguono i sogni: “Non è stato facile arrivare a questo traguardo, ho dovuto lavorare tanto, faticare, spesso fare a spallate. Momenti di entusiasmo alternati a periodi di sconforto, ma alla fine ce l’ho fatta. L’intero progetto Iron Dames vuole essere fonte di ispirazione per tutte le donne e per tutte le ragazze: quando hai un sogno e lavori duramente per realizzarlo, non ci sono ostacoli che ti possano fermare”.