Michelle Gatting (Scuderia Niki – Iron Lynx) è la prima donna a conquistare il Trofeo Pirelli. Il verdetto arriva subito al primo giorno delle Finali Mondiali al Mugello ed è il frutto di una stagione che ha visto la campionessa danese brillare per determinazione e costanza di risultati, con 3 vittorie e tanti podi, pole position e giri veloci che confermano la sua classe e il grande feeling con la 488 Challenge EVO.
Il titolo arriva in una Gara 1 al Mugello estremamente combattuta e chiusa al quarto posto, più che sufficiente per iscrivere il nome nell’albo d’oro del Ferrari Challenge. Ma d’altra parte, come spiega la stessa Gatting, l’obiettivo era vincere il campionato: “Certamente chiudere al quarto posto è deludente, però considerata la classifica ho preferito spingere un po’ meno ma tenermi fuori dai guai, essere prudente in gara per portare a casa il titolo”. Michelle è tornata ai box accolta dall’intero team in festa, un momento che non dimenticherà mai. “Mi aspettavo di vincere il campionato? Beh, a inizio stagione parti senza certezze ovviamente, di sicuro abbiamo lavorato duramente giorno per giorno nel tentativo di portare a casa il titolo. E gara dopo gara, in effetti, è diventato quello il nostro obiettivo. Ora possiamo festeggiare!”.
Senza dubbio oggi Michelle Gatting ha scritto una pagina importante del motorsport, diventando un simbolo di successo, emancipazione, parità. Quelle donne che mostrano chiaramente che non esistono distinzioni di genere quando si inseguono i sogni: “Non è stato facile arrivare a questo traguardo, ho dovuto lavorare tanto, faticare, spesso fare a spallate. Momenti di entusiasmo alternati a periodi di sconforto, ma alla fine ce l’ho fatta. L’intero progetto Iron Dames vuole essere fonte di ispirazione per tutte le donne e per tutte le ragazze: quando hai un sogno e lavori duramente per realizzarlo, non ci sono ostacoli che ti possano fermare”.
Michelle ha posto la firma su una stagione memorabile, quasi perfetta, condotta con costanza e forza. Ma la campionessa danese riconosce sportivamente anche un vantaggio di cui ha potuto beneficiare nelle fasi iniziali della stagione: “Beh, alle prime due gare non ha partecipato Niccolò Schirò. E’ innegabile che la sua assenza mi abbia facilitato. Senza di lui, a Monza e a Spielberg sono riuscita a immagazzinare subito un’importante quantità di punti che alla fine si è rivelata fondamentale. Però sono sincera: mi dispiace che non abbia partecipato fin dall’inizio perché correre contro di lui è davvero entusiasmante e una vittoria ottenuta con lui in pista assume una valenza ancora maggiore”.