L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola ospiterà per la terza volta lo spettacolo delle Finali Mondiali Ferrari. Dopo l’esperienza del 1998, nel 2022 il circuito romagnolo non solo accolse le gare decisive per l’attribuzione dei titoli del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, e la chiusura di tutte le attività stagionali di Corse Clienti, ma ebbe anche il privilegio di ospitare il debutto dell’attesa 499P. La Hypercar di Maranello, tra due ali di folla festanti, venne svelata ai tifosi prima di debuttare, nel marzo 2023, nel FIA WEC riportando il Cavallino Rampante nella top class dell’endurance a 50 anni di distanza dall’ultima apparizione.
I precedenti. Come anticipato l’impianto in Emilia-Romagna ha già accolto l’evento del Cavallino Rampante in due occasioni. Nel 1998 a laurearsi campione del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli fu Adriano Baso al volante della F355 Challenge, il secondo modello ad aver gareggiato nella storia della competizione (dopo la Ferrari 348 Challenge). Con la medesima vettura in Coppa Shell il titolo andò invece ad Alessandro Pagni. Nel 2022, invece, con la 488 Challenge Evo i campioni furono Thomas Neubauer (dalla stagione 2024 divenuto pilota ufficiale Ferrari) nel Trofeo Pirelli, Marco Pulcini nel Trofeo Pirelli AM, Franz Engstler e Joakim Olander rispettivamente in Coppa Shell e Coppa Shell AM.
Imola iridata. Nell’aprile del 2024, l’Autodromo di Imola ha ospitato per la prima volta nella sua storia una tappa della maggiore competizione mondiale Endurance, con in pista tre 499P – le due ufficiali della squadra Ferrari – AF Corse, numero 50 e 51, e la numero 83, iscritta dal team AF Corse –, oltre alle 296 LMGT3. Una prova, la 6 Ore di Imola, andata in scena in Italia a poche settimane dell’iconica 24 Ore di Le Mans che, come l’anno scorso, ha visto lo strepitoso successo di Ferrari.
La storia. Tra Imola e Ferrari esiste un legame dal particolare valore affettivo, a partire dalla sua intitolazione nel 1988 a Enzo e Dino Ferrari, in seguito alla scomparsa del fondatore dell’azienda di Maranello. Negli anni Ferrari è stata protagonista delle tante gare ospitate sul circuito romagnolo, a partire dai 30 gran premi di Formula 1 con l’ultimo podio conquistato da Charles Leclerc nell’edizione dello scorso maggio. L’impianto nel corso dei decenni ha accolto diverse gare endurance: tra queste spicca la 500 Chilometri di Imola, che nel 1972 vide una doppietta firmata Ferrari con la 312 PB, fino ad arrivare come anticipato alla prova del FIA World Endurance Championship dello scorso aprile.
Il tracciato, inaugurato nel 1953, si caratterizza per i frequenti cambi di pendenza e per un layout molto tecnico. È uno dei pochi circuiti con senso di percorrenza antiorario, si compone di 20 curve, alcune il cui nome è famoso in tutto il mondo come la “Tosa”, le “Acque Minerali” e la “Rivazza”.