Una gara segnata dal maltempo può rivelarsi molto spettacolare nelle fasi in cui l’azione in pista non viene interrotta dalla Safety Car o dalla bandiera rossa. Gara 2 del Trofeo Pirelli a Misano è stata, in effetti, altamente emozionante perché i piloti sono stati costretti a guidare le 488 Challenge Evo in condizioni particolarmente difficili. La bandiera rossa che ha posto anticipatamente fine all’ultima gara del fine settimana romagnolo è stata ben accolta dai protagonisti che sono saliti sul podio assieme ai vincitori Emanuele Maria Tabacchi e Frederik Paulsen, come testimoniano le loro parole raccolte subito dopo la premiazione. Ai nostri microfoni ascoltiamo Michelle Gatting e Tim Kohmann del Trofeo Pirelli, Vicente Potolicchio e Olivier Grotz del Trofeo Pirelli Am.
Michelle Gatting (Scuderia Niki – Iron Lynx): “E’ stato difficile oggi gareggiare contro Tabacchi. Era molto motivato e ha guidato decisamente meglio sotto la pioggia. Io ho cercato di stare più tranquilla, evitando di prendere rischi. Anche il team mi ha consigliato più volte di stare calma e avere una guida pulita e così ho fatto. Sicuramente volevo tagliare il traguardo per prima ma oggi era veramente pericoloso. Complimenti a Tabacchi che ha avuto un controllo migliore e ha fatto di tutto per prendersi la vittoria. Comunque tornerò per lottare e arrivare ancora una volta in prima posizione”.
Tim Kohmann (Kessel Racing): “In gara c’era decisamente molta acqua. Comunque, c’è stato tempo per gareggiare e ho avuto un buon momento dopo l’uscita della Safety Car, quando ho superato due avversari e subito dopo un terzo pilota. E’ stato divertente e devo ammettere che ho imparato molto. Tutto il team ha fatto un ottimo lavoro per preparare la vettura che è stata perfetta”.
Vicente Potolicchio (Rossocorsa): “Probabilmente sono l’unico pilota ad essere dispiaciuto della bandiera rossa tra le persone salite sul podio. Stavo agguantando il gruppo ed ero il secondo più veloce in pista ma le cose sono andate così. Secondo me c’era più pericolo nelle fasi iniziali della gara quando c’era scarsa visibilità a causa delle nubi d’acqua, mentre dopo che il gruppo si è sgranato si è trattato semplicemente di gestire la vettura e gli pneumatici, ma sono comunque felice di essere tornato a guidare. Sono stato lontano dalle corse per troppo tempo e devo perdere un po’ di peso perché ci sono piloti che hanno la metà della mia età, sono troppo giovani per me! Scherzi a parte, sto facendo esperienza con questa vettura e ogni volta che torno in pista la fiducia aumenta. Adesso andrò a Sebring per cinque giorni di prove e spero che questo mi consenta di essere competitivo per le Finali”.