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    Cronache dal paddock di Balaton

    There was great anticipation and curiosity for the second round of the Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe, which was hosted at the brand-new Balaton Circuit Park, some 80 kilometres south of Budapest.

    Maranello 06 giugno 2024

    Grande attesa e curiosità per il secondo appuntamento del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe che è stato ospitato nel nuovissimo impianto del Balaton Circuit Park, a circa 80 chilometri a sud di Budapest. Un impegno in più per i piloti del monomarca del Cavallino Rampante che oltre a continuare il percorso di ambientamento sulla nuova 296 Challenge, hanno dovuto affrontare una pista del tutto inedita.

    Assenze e prime volte. Dopo il primo round al Mugello, con 70 partenti, il Ferrari Challenge ha registrato in Ungheria, altri nuovi ingressi e alcune assenze. Tra queste, la più amara, quella di Franz Engstler (Gohm Motorsport – Engstler), vittorioso in Toscana, che, presente per i test del giovedì, ha dovuto dare forfait per alcuni problemi personali di ordine fisico. Ma lo spirito sportivo e il nome della famiglia sono stati tenuti alti dal figlio, Luca, che dismessi i vestiti di coach del padre si è infilato tuta e guanti per scendere in pista al suo posto. Per Luca, alla prima prova assoluta nel campionato della Casa di Maranello, un fine settimana di esperienza, in rapido crescendo di prestazioni fino al terzo gradino del podio in Gara 2. 

    Family Balaton. L’appuntamento magiaro è stato più che mai il trionfo dello spirito famigliare che caratterizza il paddock del Ferrari Challenge. A fare gli onori di casa, Bence e Tibor Valint, entrambi di Ferrari Budapest – Rossocorsa, corteggiati dalla stampa locale. Per i due ungheresi un fine settimana in chiaro-scuro, con il giovane Bence terzo e quinto nel Trofeo Pirelli, ma capace di mantenere la leadership della classifica. Per l’esperto Tibor, invece, un quarto e un quinto posto che, dopo i risultati del Mugello, gli valgono ad oggi la terza posizione nella classifica generale alle spalle di Henry Hassid (Kessel Racing) e John Dhillon (Graypaul Nottingham).
    Famiglie alla ribalta anche nel team di Gianmarco Marzialetti (Radicci Automobili – Best Lap FCI) sempre accompagnato da moglie e figlia, di Max Mugelli (CDP – Eureka Competition) con l’inseparabile moglie manager, di Pino Frascaro (Rossocorsa) con la moglie e sul casco di Zois Skrimpias (Ineco – Reparto Corse RAM) dove sono stampati i nomi di compagna e figlia del pilota greco. Senza dimenticare l’impegno in pista della famiglia Gostner, con Thomas e Manuela, e quella Zibrandtsen, con Niels e Claus. 

    Veni, vidi, vici. Per Giacomo Altoè un fine settimana perfetto a Balaton nel suo esordio nel Trofeo Pirelli. Il giovane pilota italiano, già protagonista nelle competizioni GT, ha portato la Ferrari 296 Challenge di Emil Frey Racing a conquistare due vittorie, due giri veloci e una pole position, lasciando l’unico punto a Philipp Baron (Gohm Motorsport – Baron Racing Team) nella qualifica di Gara 2.
    Nessun problema di ambientamento per Giacomo, che ha mostrato subito le sue qualità e che ha lanciato la sfida in classifica allo stesso Baron che lo sopravanza di 10 punti e al leader Valint, davanti di 12. Per Altoè l’obiettivo è di ripercorrere le orme di Eliseo Donno, campione 2023, e riportare la bandiera Tricolore sul podio della graduatoria finale.

    Tuffo nel passato. All’autodromo magiaro, in qualità di Race Advisor, era presente il pilota ufficiale Ferrari, Nicklas Nielsen. Per il giovane danese si è trattato di un tuffo nei ricordi della sua vincente esperienza nel Ferrari Challenge risalente al 2018. Un’affermazione, quella, che come lo stesso Nielsen ha ricordato gli ha aperto le strade di una carriera nel mondo del motorsport che, oltre che nelle competizioni GT, lo vede protagonista sulla Hypercar 499P della Casa di Maranello che tra pochi giorni affronterà l’iconica 24 Ore di Le Mans, prova del mondiale FIA WEC. 

    Poker d’assi. Quattro gare e quattro vincitori diversi nel Trofeo Pirelli Am dove a Claus Zibrandtsen (Formula Racing) e Hendrik Viol (Scuderia Praha Racing), in trionfo al Mugello, hanno fatto seguito sul gradino più alto del podio ungherese Andrew Morrow (Charles Hurst), protagonista anche della serie britannica e l’italiano Marco Zanasi (CDP – Pinetti Motorsport). I 4 piloti ora guidano la classifica generale racchiusi in 18 punti e preannunciano una sfida accesa fino alla fine del campionato, in attesa dell’arrivo di altri protagonisti.