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    Fast Lane: Willem van der Vorm

    Maranello 17 novembre 2020

    Ai microfoni di “Fast Lane” risponde oggi Willem van der Vorm, il monegasco della Scuderia Montecarlo che quest’anno si è affacciato per la prima volta sul mondo Ferrari Challenge.

    Come nasce l’idea di partecipare al Ferrari Challenge?

    “Principalmente perché sono proprietario di una Ferrari e per questo sono entrato nell’orbita del Club Challenge. Mi sono subito trovato benissimo, mi sono divertito e ho trovato istruttori che mi hanno reso tutto più facile. Amo le Ferrari e adoro il fatto di poterne guidare una in pista: per me è un sogno divenuto realtà”.

    Cosa ne pensi di come è strutturato il Ferrari Challenge?

    “Apprezzo molto come è stato organizzato. Quest’anno per evidenti motivi, i round sono ravvicinati e tra un appuntamento e l’altro ci sono pochissimi giorni. Nel weekend in pista il format prevede due corse, una il sabato e una seconda la domenica che spesso e volentieri è la più impegnativa. E’ però positivo il fatto che, se in Gara 1 non hai offerto una prestazione soddisfacente, puoi riscattarti immediatamente in quella successiva”.

    Quale delle gare disputate ricordi con maggiore piacere?

    “Direi Barcellona: su quel circuito ho conquistato la mia prima pole position e il mio primo podio”.

    Per concentrarsi prima di una gara, molti piloti utilizzano la musica: vale anche per te? 

    “Sì, la musica può aiutarmi e può variare il genere: dipende dal momento. Se prima di una gara sento di essere emozionato e nervoso ascolto musica rilassante. Se invece ho bisogno di caricarmi mi oriento verso canzoni pop”.

    Sotto l’aspetto atletico, invece, come ti prepari prima di una gara?

    “Corse brevi, di circa 45 minuti, oppure passeggiate, anche nei dintorni della mia abitazione. Passeggiate e corse brevi sono le principali attività anche perché aiutano molto nella preparazione atletica. Chi non ha mai guidato una vettura in una competizione crede che una gara non sia così impegnativa dal punto di vista fisico e invece non è assolutamente così: richiede un fisico molto allenato”.