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    Fast Lane: Ronnie Kessel

    Maranello 11 agosto 2020

    Ronnie Kessel, titolare della scuderia svizzera Kessel Racing è il primo protagonista della nuova rubrica “Fast Lane”, dove piloti e team principal condivideranno le proprie esperienze nel Ferrari Challenge. Ronnie, figlio di Loris Kessel fondatore della Concessionaria e quindi della Scuderia che porta il cognome della famiglia, ha preso le redini dell’azienda e ha portato in pista tantissime Ferrari. Il suo curriculum sportivo vanta importanti risultati in tantissimi campionati, incluso il monomarca del Cavallino Rampante. Abilità, che oltre che al volante, ha saputo dimostrare anche alla guida della Kessel Racing, scuderia ticinense protagonista sui circuiti di tutto il mondo con tantissimi piloti, non solo nel Ferrari Challenge, ma anche nei campionati GT.

    Inizia una nuova stagione in pista. Quali sensazioni e quali aspettative?

    “Questa sarà sicuramente una stagione molto particolare, che inizia dopo un lunghissimo inverno, una pausa durata il doppio rispetto al solito a causa dell’emergenza Covid-19. A livello di sensazioni sono sicuro che sarà comunque una bella stagione: parlando con i nostri piloti, infatti, sento che c’è tantissima voglia di tornare in pista e di tornare a divertirsi. Essendo gentleman-drivers, il loro scopo è staccare, liberare la mente e trascorrere momenti in compagnia facendo quello che amano, a bordo delle loro Ferrari. Penso che per quest’anno l’unica vera aspettativa debba essere quella di divertirsi, trascorrere momenti spensierati e dimenticare, anche solo per il week end di gara, tutto quello che sta accadendo intorno a noi”.

    Quale dei suoi piloti andrà tenuto d’occhio quest’anno?

    “Sicuramente bisognerà tenere d’occhio Fons Scheltema, il nostro pilota di punta, un veterano del Ferrari Challenge in quanto ha iniziato l’avventura nel mondo Ferrari con la 360. Ha raggiunto il team Kessel ai tempi della F430 e ad oggi lo abbiamo con noi. Nelle telecronache viene soprannominato l’Olandese Volante e si contraddistingue in mezzo al gruppo per la sua vettura caratterizzata dalla bocca da squalo sul paraurti anteriore”.

    Quali sono le sfide che vi trovate ad affrontare dal punto di vista organizzativo?

    “Quest’anno non ci saranno solo sfide in pista, ma anche al di fuori, dettate da tutte le limitazioni e regolamentazioni introdotte per prevenire l’espandersi della pandemia. Ciò che risulta davvero complicato dal punto di vista organizzativo è riuscire ad abbracciare norme che possano andar bene per tutti i Paesi. Noi veniamo dalla Svizzera e abbiamo comunque una frontiera da passare, dal momento che il campionato Ferrari Challenge si svolge in varie nazioni. Sappiamo che già solo l’Italia, rispetto a Spagna e Portogallo, ha regolamentazioni diverse a cui occorre prestare attenzione. Diciamo che i nostri direttori sportivi e responsabili logistici avranno sicuramente molti impegni da affrontare”.

    La vostra struttura porta in pista anche le 488 GT3 nei principali campionati continentali. Quale dei piloti che disputano il Challenge quest’anno per i vostri colori sarebbe già pronto per competere con questa vettura?

    “La nostra presenza al Ferrari Challenge di quest’anno sarà caratterizzata da quattro piloti, due dei quali hanno già avuto esperienze anche con la 488 GT3 in qualche gara spot oppure alla 12 Ore di Abu Dhabi. Parliamo ovviamente di Fons Scheltema, con noi da tanto tempo, e del nostro pilota turco, Murat Cuhadaroglu, anche lui fa parte della famiglia ormai da svariati anni. Cuhadaroglu, lo scorso dicembre, ha avuto modo di cimentarsi alla 12 Ore di Abu Dhabi, mentre per quest’anno sta valutando di inserire nel programma qualche gara nel GT3”.

    La storia tra Kessel Racing e Ferrari è molto lunga. C’è un episodio particolare che vorrebbe condividere con noi?

    “Quest’anno Kessel Racing celebrerà vent’anni di attività. Partimmo infatti nel lontano 2000, proprio con il Ferrari Challenge e con le Ferrari 360 Challenge. Fu mio padre ovviamente a fondare la scuderia: la sua idea era di dedicarsi a quel reparto sportivo della concessionaria che oggi ha raggiunto una propria identità. In questi vent’anni abbiamo corso solo con Ferrari, sempre partendo dal Ferrari Challenge. Nel 2006-2007 abbiamo anche avuto una grande opportunità: seguire insieme a Ferrari il progetto GT3, progetto che in quel periodo era tutto in divenire, qualcosa di nuovo di cui non si potevano conoscere gli sviluppi. Ferrari ci diede la possibilità di sviluppare la 430 per poi commercializzarla in tutto il mondo, creando così la prima Ferrari GT3 in assoluto. Da quel momento siamo sempre stati coinvolti in gare GT: abbiamo sempre corso in GT3 con qualche presenza in GTE, il vecchio GT2, partecipando già da qualche anno anche alla storica e celebre 24 Ore di Le Mans”.