Una passione innata per la velocità e un amore viscerale per Ferrari hanno portato Joakim Olander a cimentarsi nel monomarca del Cavallino Rampante. Dalle piste da sci ai circuiti asfaltati. Un bel salto che non ha condizionato il portacolori di Scuderia Autoropa, che in brevissimo tempo ha dimostrato la sua competitività e abilità al volante della Ferrari 488 Challenge Evo. E’ lo stesso Olander a parlarcene ai taccuini di Fast Lane.
Questa è la tua prima stagione. Cosa ti ha spinto a correre nel Ferrari Challenge?
“Amo da sempre Ferrari, come brand e per la sua leggendaria tradizione sportiva. Ho iniziato a correre fin da piccolo con i kart e quando mi si è presentata l’opportunità di coltivare questa mia passione con Ferrari l’ho colta al volo. Mi sono avvicinato a questo mondo e ho seguito tutti i corsi previsti per acquisire le competenze necessarie, poi ho iniziato a gareggiare, un passo alla volta, debuttando nel Club Challenge”.
Qual è il tuo punto di forza?
“Ho sempre amato la velocità: ho iniziato con i kart ma allo stesso tempo ero piuttosto competitivo nello sci. Amando la velocità, non la temo: quindi in pista riesco sempre a dare il meglio di me, osando e rischiando al punto giusto. D’altra parte in Scandinavia ero abituato a guidare su fondi stradali innevati e ghiacciati: in una giornata di sole o in pista non ho certo paura di premere sull’acceleratore”.
Sotto questo profilo, ti trovi più a tuo agio con le qualifiche o in gara?
“Senza dubbio in gara respiri la competizione, è un po’ il cuore del weekend. Però sono due ambiti molto diversi tra loro e altrettanto importanti. Durante le qualifiche sei solo, e l’unico obiettivo è mantenersi veloci. In gara ti confronti con altri piloti e subentrano altre dinamiche”.
Su quale circuito riesci a dare il meglio di te?
“Preferisco i tracciati veloci e il Nürburgring è attualmente quello che si addice maggiormente al mio stile. Vivo in Italia a Firenze, quindi sono molto affezionato al Mugello: è un po’ il mio circuito di casa”.
Come e quando nasce la tua passione per il motorsport?
“Ho iniziato a correre con i kart in giovane età, ma credo che la mia passione fosse già ben radicata. Non a caso, quando ero un bambino amavo collezionare e costruire modellini di auto da corsa. Poi intorno ai vent’anni ho acquistato la mia prima Ferrari ed è stata la scintilla che ha acceso la mia passione per il marchio”.