Emozioni senza fine nel tradizionale appuntamento che conclude le Finali Mondiali. Sul circuito del Mugello sono scese in pista le vetture iconiche della storia della Casa di Maranello, le storiche, le protagoniste della straordinaria stagione GT e l’ultima nata, la Ferrari Daytona SP3, essenza dello spirito racing che, omaggiando il passato, proietta il Cavallino Rampante nel futuro.
Introdotto dallo spettacolo dei bandierai di Castel San Barnaba, a simboleggiare il forte legame di Ferrari con il territorio, l’attesissimo show ha, come da tradizione, regalato emozioni e adrenalina ai tanti tifosi e appassionati degli Scuderia Ferrari Club ai quali era consentito l’accesso all’Autodromo nel rispetto delle disposizioni di sicurezza.
L’azione si è accesa con la discesa in pista delle monoposto della Formula 1: due F60 che furono protagoniste del campionato mondiale 2009 e una SF70-H del 2017. Al loro volante i tre campioni Giancarlo Fisichella, Olivier Beretta e Andrea Bertolini che hanno infiammato lo spettacolo, mettendo in scena sorpassi, passaggi in velocità, pit-stop e burnout.
E’ stata poi la volta delle vetture competizioni GT, con passerella per le protagoniste di una stagione 2021 mai così ricca di successi per Ferrari - dal WEC al GTWC al DTM - con i passaggi in parata e i sorpassi condotti in sicurezza dai campioni James Calado, Miguel Molina, Nicklas Nielsen, Alessandro Pier Guidi e Liam Lawson.
Il gran finale è dedicato alla nuova Ferrari Daytona SP3, seconda vettura che entra a far parte del segmento Icona ad edizione limitata, chiamata a rendere omaggio a quegli Sport Prototipi Ferrari V12 a motore centrale-posteriore che fecero entrare il marchio nella leggenda degli sport motoristici. E proprio in questa simbologia, la nuova Daytona SP3 è accompagnata lungo le curve del Mugello dalla 330 P3/4, la 330 P4 e la 412P, che alla 24 Ore di Daytona del 1967 si piazzarono sul podio della prima gara del Campionato Mondiale Sport Prototipi.