Dopo Japan, UK e North America, anche il Ferrari Challenge Europe accende i motori della stagione 2024. Si tratta dei motori della nuova Ferrari 296 Challenge, la nona vettura protagonista del monomarca del Cavallino Rampante. Teatro del primo appuntamento è il tradizionale circuito del Mugello, proprio dove la 296 Challenge venne svelata nel corso delle Finali Mondiali 2023, sede del Ferrari Challenge per la 43esima volta nella sua storia di 32 anni.
Super fast. La 296 Challenge dimostra subito tutto il suo potenziale sui saliscendi di Scarperia. I piloti, molti dei quali alle prime esperienze sulla nuova vettura, già dai test del mercoledì dimostrano di apprezzarne le caratteristiche, sottolineando l’aerodinamica e soprattutto la maggiore velocità rispetto alla 488 Challenge Evo. Conferme arrivano dai tempi fatti segnare sul giro, in gara e nella qualifica. L’1’47”199 di Timo Glock (Autohaus Ulrich) ottenuto nella prima sessione di prove cronometrate, il più veloce del fine settimana, abbassa di più di due secondi la migliore prestazione mai registrata nel monomarca della Casa di Maranello.
Di tutti i colori. Non solo veloci, ma anche belle e colorate. La griglia delle 6 gare del fine settimana, due in più rispetto al passato per il nuovo format del Ferrari Challenge e il gran numero di iscritti, ha regalato uno spettacolo di colori e allegria. Non in pochi hanno notato come mai come quest’anno i team e i piloti abbiano dato sfoggio di grande fantasia nel personalizzare le proprie 296 Challenge che probabilmente per il loro assetto meglio si prestano alla fantasia dei designer. Ci accompagneranno per la stagione vetture dagli sgargianti abbinamenti cromatici e wrapping audaci: dalle palme e i colori di Josef Schumacher (Eberlein – Schumacher Racing) agli immancabili denti di squalo di Fons Scheltema (Kessel Racing), dal dragone di Ruslan Sadreev (Scuderia Praha Racing) al clown che contraddistingue la vettura di Herbert Geiss (Maranello Motors).
Prime volte. Come ogni inizio stagione, molti volti nuovi tra i 70 iscritti nel paddock del Ferrari Challenge, impreziosito dalla presenza per i due giorni di Oliver Bearman, Reserve Driver Scuderia Ferrari HP, che ha portato una ventata di entusiasmo ulteriore. Tra incombenze di rito, ritiro dei nuovi kit, briefing e foto, c’è stato spazio anche per le prime volte assolute in gara e sul podio. Fabrizio Fontana (Formula Racing), con al seguito un nutrito gruppo di tifosi, bagna la prima gara assoluta nel Ferrari Challenge, in classe 488, con lo champagne del vincitore in Gara 1. Stessa straordinaria soddisfazione per Zois Skrimpias (Ineco – Reparto Corse RAM) in Gara 2 di Coppa Shell Am. Con più esperienza, ma alla prima vittoria anche Tibor Valint (Ferrari Budapest – Rossocorsa), Hendrik Viol (Scuderia Praha Racing) e Claus Zibrandtsen (Formula Racing) nel Trofeo Pirelli Am, Andreas Bøgh Sorensen (Formula Racing) nella 488.
Questione di famiglia. Festa in casa Valint nel fine settimana italiano. In Coppa Shell si presenta al via, al debutto nel Ferrari Challenge, Tibor Valint, una lunga esperienza in altri campionati e da alcuni anni lontano dalle corse. Ma l’ungherese non si fa intimorire e con una prova attenta e determinata conquista subito il successo. Più sfortunata la seconda giornata, con un testacoda in qualifica che lo relega al 18esimo posto in griglia, migliorato alla fine fino al decimo. L’Italia porta bene al figlio, il giovane Bence Valint (Ferrari Budapest – Rossocorsa), che arriva al Mugello con un successo nella stagione 2023 del monomarca, sul circuito di Misano. Dopo il secondo posto in Gara 1, Bence conquista la vittoria in una combattuta Gara 2, issandosi così in testa alla classifica generale alla vigilia del secondo round sul circuito di casa, a Balaton. Quale miglior auspicio per una stagione di grandi soddisfazioni.