Una vita vissuta fin da piccolo con la passione per la Ferrari, il sogno di correre con una vettura del Cavallino Rampante diventato realtà quest’anno, tanti progetti sportivi nel cassetto con uno sguardo alla 24 Ore di Spa e a quella di Le Mans: tutto questo, e molto di più, è Nicola D’Aniello, pilota italo-belga che a Spa-Francorchamps fa il suo esordio nel Ferrari Challenge Europe con i colori del team Garage Zénith - Ecurie Francorchamps. “Essere qui a gareggiare al volante di una Ferrari è per me un sogno di bambino che si realizza – ci racconta tra una sessione e l’altra sul circuito delle Ardenne – I miei genitori sono italiani, mio padre di Avellino, e si sono trasferiti in Belgio, dove sono nato io. Fin da piccolo mio padre mi ha trasmesso la passione per il Cavallino Rampante: lui guardava le gare di Formula 1 in tv e comprava tutti i modellini. Adesso vivo in Lussemburgo e lavoro qui in Belgio, dove da 10 anni sono anche presidente del Ferrari Club Belgio. Ma sono spesso in Italia, sto costruendo casa a Castelvetro di Modena, e mi sposto sempre al volante della mia Ferrari”.
Dai modellini di bambino, infatti, sei passato alle vetture da guidare…
“Si. Quando nel 2007 ho detto a mio padre che volevo comprarmi una Ferrari, mi ha detto “se puoi, fallo”. Penso che ne sia stato orgoglioso e sono certo anche di questa mia esperienza in pista, anche se purtroppo la può vedere solo da lassù. Dal 2008, quindi, con la mia prima Ferrari, che ho ancora, la 430 Scuderia, ho iniziato una serie di stage a Fiorano, anche con leggende come Michael Schumacher, Felipe Massa e Fernando Alonso, oltre a tanti istruttori molti dei quali ritrovo qui”.
Cosa ti ha portato quest’anno a scendere in pista in una competizione ufficiale
“Conosco da anni Giammarco Marzialetti, sono andato a vederlo correre e da lì ho deciso di affiancarlo in questa esperienza al volante. Insieme a lui, abbiamo esordito quest’anno nel Campionato Italiano Gran Turismo, prima a Misano a maggio, poi Monza e tra quindici giorni saremo al Mugello. Oltre a due 25 Ore Fun Cup qui a Spa nel 2015 e nel 2016, una gara particolare di 25 ore su questo tracciato, non ho altre esperienze di corse ufficiali, quindi devo imparare tanto”.
Anche perché gli obiettivi sono ambiziosi; non è vero?
“Certo, intanto proseguiremo nel Campionato Italiano Gran Turismo nel 2024 e nel Ferrari Challenge, dopo che sarò anche al Mugello per l’ultimo round di quest’anno. Ma stiamo lavorando con l’ambizione di poter correre nel 2025 alla 24 Ore di Spa, e poi..
E poi?
“E poi, magari, nel 2026 alla 24 Ore di Le Mans, insieme a Giammarco (Marzialetti) che mi ha già confermato la disponibilità e possibilmente due piloti belgi, in modo da fare un team italo-belga. Il tutto con i colori dell’Ecurie Francorchamps”.
Ci spieghi un po' questo progetto…
“L’Ecurie Francorchamps è stata fondata nel 1952 da Jacques Swaters ed è conosciuta in tutto il mondo per aver utilizzato il colore giallo per la livrea delle sue Ferrari. Mi ha affascinato la sua storia e ho contattato la figlia di Swarters che vive in Spagna e che ha accolto la mia proposta di cedermi il celebre marchio, che spero di portare anche a Spa e Le Mans. Per adesso mi godo questi giorni nel Ferrari Challenge, che è un ambiente straordinario, organizzato e rilassato. Perché tutti siamo qui prima di tutto per divertirci. E poi per andare veloci…”