Il motore turbo, un V8 da 3,9 litri e 670 CV, conferma i valori di coppia e la potenza erogata, per esprimere tutto il carattere racing della vettura.
Il nuovo kit Evo permette un ulteriore miglioramento delle performance grazie alle innovazioni aerodinamiche e alla sinergia tra questa e la dinamica del veicolo. Vale a dire dall’interazione tra pneumatici, bilanciamento del downforce e controlli elettronici. In particolare, l’incremento del carico verticale e lo sviluppo degli pneumatici Pirelli garantiscono un’ottimizzazione delle prestazioni.
Inoltre, lo spostamento in avanti del bilanciamento aerodinamico tra gli assi favorisce l’impostazione della curva, con maggior prontezza di inserimento e riduzione del sottosterzo in uscita. Per il pilota si traduce in una soddisfazione alla guida senza eguali, ottimizzata dopo un’intensa fase iniziale di sviluppo al simulatore.
Al di sotto dello spoiler posteriore vi è una nuova uscita d’aria volta a incrementare il carico aerodinamico, incastonata nella griglia di evacuazione dell’aria motore. La nuova bandella dell’aria posteriore, infine, produce un aumento del coefficiente di deportanza. La variazione della lunghezza dello sbalzo anteriore, con l’incremento della sporgenza delle prese d’aria laterali del paraurti, ha permesso di raggiungere lo scopo di aumentare il carico aerodinamico complessivo e ottimizzare il bilanciamento.
Sul retro è evidente il richiamo alla FXX-K. I lati dei paraurti sono caratterizzati da una superficie estremamente aerodinamica con due sfoghi per l’estrazione dei flussi generati all’interno del passaruota.
É stato inserito un secondo flick laterale sui fianchi riproporzionati, capace di migliorare la qualità del flusso d’aria. Il risultato è che il carico aerodinamico verticale totale della vettura aumenta del 50% rispetto alla 488 Challenge. Il kit Evo introduce ulteriori soluzioni aerodinamiche sulla fiancata e sul posteriore.
La collaudata sinergia tra la direzione tecnica e il Centro Stile Ferrari ha permesso una profonda rivisitazione della vettura, soprattutto nella parte anteriore, con un incremento di efficienza del 30% rispetto alla 488 Challenge.
L’introduzione di un terzo convogliatore a forma di “U” in posizione centrale contribuisce a conferire alla 488 Challenge Evo un’identità e un carattere unici.
Il perfetto mix di prestazioni e design si conferma nello splitter inserito nella parte bassa del paraurti che ha lo scopo di gestire e controllare al meglio l’aria che fluisce dagli sfoghi laterali grazie anche a due pinne all’estremità.
Al di sotto dello specchio retrovisore spicca una caratteristica aletta progettata allo scopo di deviare il flusso verso l’intercooler.
La Ferrari 488 Challenge Evo introduce una novità assoluta per il monomarca Ferrari, vale a dire la possibilità da parte del pilota di modificare il carico anteriore della vettura in modo indipendente da quello posteriore, con un continuo controllo del bilanciamento senza andare a cambiare l’altezza della vettura.
Lo spirito racing si conferma negli interni a partire dal volante sviluppato dall’esperienza maturata con la FXX-K Evo e la 488 GTE vincitrice della 24 Ore di Le Mans.