Nel panorama dei circuiti europei, quello di Portimão, costruito nella regione dell’Algarve, è uno dei più interessanti ed impegnativi. Un tracciato di nuova generazione dove continui saliscendi, curve cieche, tratti veloci e curve lente si alternano senza soste, se si esclude il lunghissimo rettilineo di partenza. Miguel Molina, pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT, affronterà assieme a Daniel Serra l’Autodromo Internacional Algarve al volante della 488 GTE numero 52 di AF Corse per il secondo round della Season 9 del FIA WEC.
“Questa pista è davvero molto bella”, esordisce lo spagnolo, “con alcuni tratti dove i piloti possono fare la differenza. Il primo di questi è la Curva 4. È una piega importante, cieca, che rende essenziale tenere una buona traiettoria nel tratto in cui si scollina perché la vettura tende ad alleggerire il muso. È necessario mantenere una traiettoria perfetta per percorrere la curva ad una buona velocità per il breve rettilineo successivo”.
La sede stradale larga offre spazio alla fantasia del pilota per differenziare le traiettorie sia in fase di attacco che di difesa. Da questo punto di vista, la Curva 8 “offre diverse linee per frenare. La staccata è difficile perché bisogna frenare mentre si sta sterzando, ma il pilota può costruire un’ottima opportunità di sorpasso”.
Molto stimolante anche la sequenza delle Curve 10 e 11. “La frenata è molto impegnativa e le traiettorie possibili sono diverse, così da poter attaccare chi ci precede. Lo scollinamento comporta una certa instabilità della vettura e pertanto capita di vedere qualche errore in questo tratto”. Poche curve prima del gran finale, ultima sfida per il pilota. “L’ultima curva è fondamentale: è in discesa, l’asfalto è costituito da superfici diverse e dunque il grip non è uniforme ma sbagliarla significa perdere velocità per il lunghissimo rettilineo principale”.