Anno dopo anno Nicklas Nielsen non smette di stupire e, soprattutto, di aggiudicarsi successi storici e titoli come il secondo FIA Endurance Trophy consecutivo assieme a François Perrodo e Alessio Rovera con cui ha anche vinto la 24 Ore di Le Mans, oppure la sua prima Endurance Cup nel GT World Challenge Europe, conquistata assieme ad Alessandro Pier Guidi e Côme Ledogar anche grazie al trionfo nella 24 Ore di Spa-Francorchamps.
Un’altra stagione da protagonista nel WEC e nel GT World Challenge, come valuti il tuo 2021?
“È stata una stagione fantastica. Nel WEC e nel GT World Challenge è sempre difficile prevedere cosa può accadere. L’anno scorso abbiamo concluso nel migliore dei modi, con la vittoria nel WEC nella classe GT Am. L’obiettivo è sempre stato quello di vincere la 24 Ore e di ottenere il massimo possibile nel campionato, obiettivo che poi è stato effettivamente raggiunto. Credo che tutto sia stato fatto nel miglior modo possibile, l’impegno è stato massimo per accumulare più punti possibili. Ovviamente, la vittoria alla 24 Ore di Spa è stato l’apice della stagione”.
Hai vinto Le Mans e Spa: quali differenze hai trovato in queste due grandi corse?
“Potrei paragonare Le Mans a una foresta, mentre Spa è come una giungla: sono completamente diverse tra loro. Le Mans è più intensa, con continui ingressi della Safety car. È molto dura e difficile da gestire, perché siamo tutti nella stessa situazione, cerchiamo di sorpassarci a vicenda, ma subito dopo ci sono altre auto che ti bloccano. Mi sento molto fortunato perché la 24 Ore di Spa è una gara che si vince una volta sola nella vita. Penso che le emozioni che abbiamo provato siano ben espresse nei video post gara: non ricordo di preciso quanti ragazzi ci fossero nel box, ma tutti stavano piangendo e quindi anche per questo è stato emozionate. Quest’anno per me è stato fantastico, non solo per Spa, che ovviamente è stato il culmine della stagione, ma anche per Le Mans. È difficile da spiegare perché Le Mans è Le Mans, è sempre la più grande sfida per un pilota”.