Si è conclusa con il podio ottenuto da Liam Lawson e il titolo team conquistato da Red Bull AlphaTauri AF Corse la prima delle due gare dell’ultimo atto del DTM, al Norisring. Sul tracciato che viene definito “la Monaco tedesca” dai piloti della serie, davanti ad un pubblico che ha gremito le tribune lungo i 2,3 km del circuito cittadino, è andata ancora una volta in scena una corsa divertente e vibrante, con la tensione palpabile tra i protagonisti in lotta per il titolo di campione.
Al via, uno dei momenti più temuti dell’intera gara, Lawson scattava al meglio dalla pole position e difendeva la prima posizione dagli attacchi delle vetture che sopraggiungevano alle sue spalle, in particolare quello di Van der Linde che provava la staccata ritardata ma finiva lungo. Lawson, accortosi della manovra del sudafricano, attendeva una frazione di secondo per chiudere la traiettoria al tornante venendo colpito da Maini che cercava di sorprenderlo al passato. Il contatto, che danneggiava significativamente la minigonna della 488 GT3 Evo 2020, favoriva l’inserimento di Ellis che si portava al comando. Alle loro spalle, nonostante uno scatto dall’ottava posizione ed un contatto subito da Muth, Cassidy approfittava del caos che si generava alla curva 1 per portarsi in terza posizione, alle spalle del compagno di squadra.
Il pilota di AlphaTauri AF Corse, che in questa occasione sostituiva Alex Albon, subiva il sorpasso di Maximilian Götz, uno dei piloti ancora in lizza per il titolo. Il pilota della Mercedes girava su tempi molto veloci tanto da superare anche Lawson nel corso del settimo passaggio fino a portarsi al comando, grazie ad un sorpasso su Ellis, nel corso dell’undicesima tornata di gara. Anche Lawson provava ad avere la meglio sul pilota della Mercedes numero 57 affiancandolo all’interno della curva 3. Ellis chiudeva la traiettoria ed il contatto risultava tanto inevitabile quanto involontario da parte del pilota della Ferrari, prova ne sia che i commissari decidevano di non adottare alcuna sanzione contro il leader della classifica provvisoria.
Nel corso del 24esimo giro Lawson entrava ai box lasciando la leadership provvisoria al compagno Cassidy che tuttavia, davanti a sé, trovava Kelvin Van der Linde che, avendo già effettuato la sosta, si vedeva esporre bandiere blu. Il sudafricano tuttavia ignorava le segnalazioni dei commissari, rovinando il passo da gara e vanificando la strategia del pilota neozelandese. Davanti all’alfiere del team ABT, Lawson superava Auer e si metteva nella scia di Maini che, nel frattempo, occupava la seconda posizione virtuale dietro ad un irraggiungibile Götz.
Il pilota di Red Bull AF Corse non riusciva, se non in due occasioni, a rendersi veramente pericoloso nei confronti dell’indiano ma la gara riservava ancora alcuni colpi di scena. Cassidy effettuava la sua sosta nel corso del 65esimo passaggio, a due giri dal termine della prova e tornava in pista proprio davanti a Van der Linde. Il pilota Audi, approfittando delle gomme fredde del neozelandese, provava il tutto per tutto con una staccata che gli permetteva di superarlo nel corso dell’ultimo passaggio.
Sotto la bandiera a scacchi, che celebrava il successo di Götz, Lawson transitava in terza posizione mentre Cassidy in quinta. Con questo risultato, Red Bull AlphaTauri AF Corse otteneva la matematica certezza del titolo a squadre mentre l’esito per la graduatoria piloti viene rinviata all’ultima gara della serie, in programma domani.