Il ruolo del terzo pilota di un equipaggio al via della 24 Ore di Le Mans nelle classi GT è sempre molto delicato ma, come dimostra il pugno chiuso verso il cielo in segno di vittoria di Côme Ledogar, può essere anche molto speciale. Il trentenne di Annecy, vero e proprio beniamino dei tifosi, dopo aver conquistato la prima Hyperpole della storia di Le Mans, assapora il sapore dello champagne dal gradino più alto del podio del circuito de La Sarthe.
“È un momento bellissimo”, confessa Ledogar al termine della sua fatica. “Non essendo coinvolto nel campionato, il mio compito era aiutare la squadra e spingere al massimo portando la vettura al traguardo. Ho cercato di farlo senza avere problemi e mettere i miei compagni nelle migliori condizioni possibili per giocarsi il successo nelle fasi decisive. Sapevo che avrebbero continuato a fare il loro lavoro senza grattacapi, per cui la vittoria è arrivata anche per questo”.
Un successo arrivato a meno di un mese da quello conquistato assieme a Pier Guidi e Nielsen nella 24 Ore di Spa-Francorchamps, una gara in precedenza mai conquistata da Ferrari nella classe Pro. “Sono molto contento, sono state tre settimane incredibile devo riconoscere che ho bisogno di tempo per realizzare la portata di quanto fatto ma è un grandissimo risultato per il quale voglio ringraziare Ferrari e AF Corse”.