Il quinto appuntamento del FIA World Endurance Championship disputato all’Autodromo Nazionale di Monza termina con tre Ferrari 488 GTE nelle prime dieci posizioni, con il miglior risultato alla bandiera a scacchi ottenuto dal team Richard Mille – AF Corse con la vettura numero 83, sesta al traguardo. Ecco le voci dei piloti dopo la 6 Ore di Monza.
Lilou Wadoux, 488 GTE #83: “Un sesto posto non era quello che desideravamo, ma sin dall’inizio del fine settimana non eravamo in grado di competere con le prestazioni dei nostri principali avversari. Non siamo stati molto fortunati in occasione di una Safety Car, mentre per la parte rimanente della gara abbiamo fatto del nostro meglio senza incontrare particolari problemi. Avremmo voluto ottenere un risultato migliore da festeggiare davanti a un pubblico straordinario come quello visto oggi a Monza, è stato davvero bello vedere così tanti tifosi in tribuna".
Alessio Rovera, 488 GTE #83: “Abbiamo fatto quello che potevamo, terminare ottenendo un piazzamento che ci consentisse di ottenere dei punti per la classifica iridata. Non eravamo in condizioni di lottare per vincere, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro per la messa a punto della nostra vettura. Ora volgiamo lo sguardo al Giappone, dopo l’estate, quando punteremo a tornare sul podio”.
Davide Rigon, 488 GTE #54: “Faccio i complimenti a tutta la squadra, a partire dai tecnici per la strategia di gara. Siamo molto dispiaciuti per il risultato, purtroppo, condizionato da un problema meccanico. Thomas (Flohr, Ndr) stava terminando le sue ore di guida, mancavano solo i miei due stint e metà turno di Francesco (Castellacci, Ndr), eravamo primi con oltre un minuto di vantaggio quando siamo stati costretti a fermarci per riparare il cambio. I quattro giri persi in questa sosta non ci hanno permesso di rientrare in lotta per il successo”.