Le sfide non spaventano Miguel Molina e, in questo senso, la 6 Ore di Spa-Francorchamps è attesa con curiosità dal catalano. Per il pilota della 488 GTE numero 71 di AF Corse, la gara belga rappresenta una prima assoluta anche se non sono rare le maratone endurance a cui ha preso parte, come testimonia la 24 Ore di Spa del 2019. Per questo, nonostante le difficoltà tecniche del circuito e quelle che potrebbero derivare dalle condizioni del tempo, sempre imprevedibili tra i boschi delle Ardenne, lo spagnolo affronterà gli oltre 7 km del tracciato come nei precedenti weekend di gara.
“La 6 Ore di Spa è sempre complicata perché il meteo può essere molto variabile”, esordisce Molina, “e rendere il tutto un po’ pericoloso. La pista è molto lunga e ci possono essere condizioni molto diverse tra una parte e l’altra. Ci prepareremo come per le altre gare”.
Non si può parlare di Spa-Francorchamps senza citare uno dei tratti che hanno reso leggendario il tracciato belga, Eau Rouge-Radillon. “Eau Rouge è una curva speciale”, spiega lo spagnolo. “Ogni volta che la affronti sai che è una sfida, che va affrontata in pieno ma talvolta piede e cervello non sono sincronizzati. Devi farci l’abitudine prima di percorrerla nella maniera corretta, ma dopo esserci riuscito, continui a farla con l’acceleratore al massimo senza problemi”.