L’edizione numero 89 della 24 Ore di Le Mans ha visto quattro ore iniziali piuttosto movimentate, soprattutto a causa della pioggia. L’acqua ha cominciato a cadere dal cielo in anticipo rispetto alle attese, alle 15.30 anziché alle 18. Questo ha portato la direzione gara a congelare la corsa – che è comunque scattata puntuale alle ore 16 con il via dato dal Presidente, John Elkann – per i primi due giri.
LMGTE Pro. All’aprirsi delle ostilità il primo colpo di scena è stato il testacoda della Porsche numero 72 che aveva dominato le qualifiche della classe, che ha dunque lasciato via libera alla Ferrari 488 GTE numero 52 di Miguel Molina, mentre James Calado con la numero 51 è presto salito in seconda posizione. I piloti del team AF Corse hanno però deciso di non prendersi rischi e così non hanno opposto troppa resistenza quando le due Chevrolet Corvette si sono fatte sotto. Molina è stato autore di un primo stint senza problemi, mentre Calado ha commesso un errore ed è finito lungo nel primo settore ma tutto si è risolto con qualche secondo perso. Quando la pista si è asciugata le due Ferrari hanno recuperato terreno sulle due vetture americane e così le due 488 GTE si sono ritrovate al comando allo scoccare della terza ora di gara con Alessandro Pier Guidi davanti a Daniel Serra. Quattro ore dopo il via, la numero 51 occupa la terza posizione, seguita dalla gemella numero 52.
LMGTE Am. Nella classe nella quale sono coinvolte ben undici Ferrari, da registrare uno scontro senza conseguenze nei giri dietro la Safety Car tra la Ferrari del team Cetilar Racing e quella del Kessel Racing con Ben Barnicoat che ha tamponato Antonio Fuoco. Per fortuna nessuna delle due vetture ha perso posizioni nel contatto. Proprio la 488 GTE del team Cetilar Racing è stata grande protagonista nella prima parte, fino a quando non è incappata in una foratura. A quattro ore dal via, la situazione comunque è molto fluida con cinque Ferrari in lizza per la prima posizione. Si tratta della numero 57 di Car Guy by Kessel Racing, la numero 47 di Cetilar Racing, la numero 83 di AF Corse e la numero 55 di Spirit of Race.