La Ferrari 488 GTE n. 74 di Michael Broniszewski, David Perel e Nicola Cadei del team Kessel Racing vince la 4 Ore di Monza, quarto round della European Le Mans Series e allunga nella classifica generale. Un risultato eccellente, completato dall’ottimo terzo posto per la Ferrari di Iron Lynx di Manuela Gostner, Michelle Gatting e Rahel Frey, al secondo podio consecutivo dopo quello conquistato al Paul Ricard.
Ferrari protagoniste. C’è grande attesa nel tempio della velocità perché la pista italiana ospita il penultimo appuntamento del campionato e la lotta per il titolo nella classe GTE, sia piloti sia team, è apertissima. La tensione non avvolge solo i protagonisti della classe in cui sono impegnate le Ferrari, ma l’intero schieramento e, come capitato in molte occasioni in passato, la prima curva regala contatti e colpi di scena. Soprattutto, a causa di alcuni incidenti, è la Safety Car a riportare l’ordine in pista. La gara entra così nel vivo a una decina di minuti dalla bandiera verde. La Ferrari 488 GTE di Claudio Schiavoni del team Iron Lynx, che parte in pole grazie allo spettacolare giro effettuato da Andrea Piccini nelle qualifiche di sabato, si conferma al comando, mentre Broniszewski sulla rossa n. 74 si lancia all’inseguimento delle due Porsche 911 RSR di Proton Competition che occupano la seconda e la terza piazza. Dopo una ventina di minuti il più brillante è Duncan Cameron, sulla Ferrari di Spirit of Race, che supera tutti gli avversari piazzandosi anche davanti a Schiavoni, portandosi al comando della corsa. La rossa numero 55 detta il ritmo, seguita dalla Porsche 911 RSR di Ried e da un Broniszewski sempre molto attento. Dopo poco più di 40 minuti il primo cambio di pilota, con Sergio Pianezzola che prende il posto di Schiavoni, ma il suo stint dura poco perché la 488 GTE viene incolpevolmente coinvolta in un contatto alla Variante Ascari da un prototipo di classe LMP3 ed è costretta al ritiro a causa della rottura della sospensione posteriore sinistra. La manovra, decisamente avventata da parte della vettura di Union Autosport, viene sanzionata dai commissari mentre in pista la Safety Car ricompatta il gruppo per consentire la rimozione della Ferrari. Alla ripartenza, le Ferrari 488 GTE di Cameron e Cadei sono distanziate di pochi decimi e in mezzo a loro si piazza Picariello con la Porsche, dando vita a una entusiasmante lotta per il podio.
I cambi. Quando si arriva alle due ore di gara inizia il nuovo cambio piloti e non appena la situazione torna alla normalità si registra il sorpasso più importante: la Ferrari numero 74 conquista il comando e lo mantiene anche dopo il passaggio di testimone fra Cadei e Perel. Le posizioni iniziano a cristallizzarsi, così dopo una prima parte ricca di colpi di scena, nella seconda fase le uniche emozioni arrivano dalla lotta per il terzo posto fra le due rosse di Michelle Gatting e Aaron Scott, mentre Finlay Hutchison resta staccato in sesta posizione. A un’ora dal termine il podio è definito e resterà invariato fino alla bandiera a scacchi: Perel prosegue la sua corsa indisturbata verso una meritatissima vittoria davanti alla Porsche di Picariello e alla Ferrari 488 GT3 della Gatting che, assieme alle compagne di squadra, replica il risultato conquistato al Paul Ricard. Quarto posto per la rossa di Duncan Cameron, Matthew Griffin e Aaron Scott e sesto per la numero 66 di Rodrigo Sales, Finlay Hutchison e Gunnar Jeannette.
Ultimo round. La stagione della European Le Mans Series calerà il sipario il primo di novembre sul circuito di Portimão dove verranno assegnati i titoli 2020 con Perel, Broniszewski, Cadei in testa nella classifica piloti e con Kessel Racing al comando in quella team nella classe LMGTE.