Al termine della maratona che inaugura la stagione 2021 degli sport motoristici negli Stati Uniti, abbiamo raccolto le voci di alcuni dei protagonisti alla guida delle Ferrari.
Davide Rigon, Risi Competizione: “Una gara dura, abbiamo spinto tantissimo fin dall’inizio e volevo ringraziare tutti gli uomini del team Risi Competizione perché hanno lavorato benissimo. Purtroppo a cinque ore dalla fine noi abbiamo dato tutto ma le altre vetture hanno finalmente mostrato tutto il loro potenziale e il passo è diventato diverso. Noi abbiamo dato tutto senza commettere errori, io sono contento per il ritmo che sono riuscito a tenere in gara e per i sorpassi che ho fatto. Il risultato era il massimo a cui ambire con questo BoP”.
Jules Gounon, Risi Competizione: “Abbiamo dato tutto, non abbiamo rimpianti. In tutte le fasi della corsa abbiamo lottato al massimo delle nostre possibilità ma il BoP non ci ha consentito di combattere per la vittoria. Abbiamo gareggiato sempre al limite, ognuno di noi, sia piloti che squadra, ma non è stato sufficiente”.
Alessandro Pier Guidi, Risi Competizione: “Nel finale non siamo riusciti a tenere il passo non per strategia, ma per mancanza di performance. È davvero triste ma quando le altre vetture di classe GTLM ti superano come se fossero delle Dpi, non c’è niente che si possa fare. Questo, purtroppo, accade già da alcuni anni. Anche in questo caso non c’è stato nessun aggiustamento del BoP e non mi aspettavo un risultato diverso da quello degli ultimi tre anni. La classe GTLM sta per finire ed è frustrante perché abbiamo lavorato duro e non siamo stati messi in grado di lottare. Non dico di vincere, ma di lottare. Voglio comunque ringraziare il team, tutti hanno svolto un lavoro eccellente, privo di errori”.
Daniel Serra, AF Corse: “Non ho analizzato ancora l’incidente ma il primo giro con gli pneumatici nuovi è molto difficile e la macchina è molto scivolosa. Penso che Matteo abbia lasciato abbastanza spazio all’interno alla Mercedes ma voglio vedere ancora l’episodio prima di esprimere un giudizio più completo. Penso che la macchina avesse le potenzialità per vincere oggi. Avevamo scelto di utilizzare una configurazione molto scarica, infatti facevamo fatica nell’infield però riuscivamo ad avere un’ottima velocità al termine del rettilineo. Non era una questione di potenza, ma di carico aerodinamico, anche perché le Mercedes potevano sfruttare la coppia maggiore nella prima parte del dritto allungando, salvo poi essere raggiunte grazie alla scia. Prima dell’incidente la macchina andava molto bene poi non era più efficace allo stesso modo”.
Simon Mann, AF Corse: “La 24 Ore di Daytona è stata un’opportunità incredibile per imparare ed è stata un’esperienza fantastica. Fino a quattro ore dalla fine le cose stavano andando molto bene poi purtroppo l’incidente con la Mercedes ci ha fatto perdere tempo e passo, ed è stato impossibile riportarci sui primi”.
Matteo Cressoni, AF Corse: “Il contatto non avrebbe provocato danni ma purtroppo sono finito nelle gomme e questo ha causato anche una foratura. Purtroppo l’episodio ci ha escluso dalla lotta per la vittoria. Mi dispiace perché abbiamo fatto una gara di testa per venti ore e avevamo la vettura per vincere”.
Marcos Gomes, Scuderia Corsa: “La gara stava andando bene ma nel finale abbiamo avuto un problema di temperature e la nostra 24 ore è finita li. Eravamo quasi nello stesso giro del leader dunque avremmo lottato fino alla bandiera a scacchi, ma purtroppo a volte le corse vanno così”.
Bret Curtis, Scuderia Corsa: “Il ritiro non è causa del team, i ragazzi hanno svolto un lavoro eccellente e tutti avrebbero meritato la vittoria per il loro sacrificio. La Ferrari è una vettura molto affidabile e non concludere la corsa è una sorpresa. Siamo stati sfortunati ma a Daytona non è facile vincere. Vorrei davvero ringraziare tutti i ragazzi per la dedizione che hanno messo in questa corsa e i miei compagni di squadra per la bella gara”.