Il quarto posto finale con cui la 488 GTE numero 51 di AF Corse ha concluso la gara rappresenta il massimo a cui la coppia dei campioni del mondo 2017 potesse ambire a causa del Balance of Performance. Tuttavia, in condizioni particolarmente difficili come quelle che hanno caratterizzato le prime quattro ore di gara, il talento di Alessandro Pier Guidi ha consentito al duo di essere al comando della corsa. Quando la pista si è definitivamente asciugata, il talento non è stato sufficiente e la coppia ha chiuso al quarto posto, sfiorando il podio quando, a cinque minuti dal termine, l’Aston Martin di Maxime Martin è stata costretta ad uno splash&go.
Alessandro Pier Guidi: “La gara è stata paragonabile ad un saliscendi. Siamo stati veloci sul bagnato mentre sull’asciutto è emerso il limite di passo che abbiamo a causa del Balance of Performance e che si era già evidenziato durante le qualifiche. Credo che sia evidente come anche noi abbiamo bisogno di ‘Race ability’ e mi auguro che, come è stato concesso a Porsche, sia concesso anche a noi. In queste condizioni questo risultato è il massimo a cui potessimo ambire anche se abbiamo cercato di sfruttare tutto il potenziale in nostro possesso”.
James Calado: “La macchina non era veloce e non aveva prestazioni comparabili alle altre vetture sull’asciutto mentre con il bagnato la vettura era bilanciata. Con pista asciutta il Balance of Performance rende le cose estremamente complicate e non abbiamo modo di competere. Per riassumere: con la pioggia eravamo veloci, con l’asciutto eravamo lenti. È stato un peccato non riuscire a superare l’Aston Martin ma oggi il quarto posto era il massimo a cui potessimo ambire”.