Allo scoccare delle tre ore di gara le Ferrari occupano la sesta posizione con Calado mentre Cheever è terzo tra i Pro-Am.Le prime tre ore di gara hanno confermato alcuni degli elementi attesi come spettacolo in pista, grande equilibrio tra i partecipanti e la variabile del meteo.
Dopo la prima ora di gara, molte delle vetture hanno effettuato la sosta lasciando nell’abitacolo i piloti che avevano preso il via della corsa. Lo splash&go svolto da HubAuto durante la fase iniziale di Safety Car, consente a Kamui Kobayashi di portarsi al comando anche se una volta rientrato ai box per il rifornimento e il cambio gomme il giapponese si ritrova in trentesima posizione. Anche Pier Guidi e Molina seguono una strategia basata sul doppio stint, occupando la nona e decima posizione con 15 secondi a dividerli. Le due Ferrari, girano su un passo molto costante e contengono il ritardo dai primi rispettivamente a venti e quaranta secondi.
Nella classe Pro-Am, Daniel Serra è il migliore degli equipaggi Ferrari, in terza posizione (trentesima assoluta), mentre Jonathan Hui, che ha sostituito Fisichella, è sesto e Rino Mastronardi, che ha preso il posto di Keilwitz nella vettura di Rinaldi Racing, è nono. Al secondo pit, effettuato due ore e dieci dopo la bandiera verde, Pier Guidi lascia spazio a Calado mentre Sirotkin rileva Molina. Perel sostituisce Mastronardi e prosegue la rimonta fino alla settima posizione di classe Pro-Am. In questa fase la pioggia, leggera e pesante in altri punti, induce alcuni piloti a cambiare le gomme, ma le Ferrari proseguono con le slick come le altre vetture di testa e la scelta paga. A pochi minuti dallo scoccare della terza ora, una fase di Full Course Yellow viene sfruttata al meglio dalle vetture di Maranello che riescono a guadagnare posizioni in classifica.