Dopo sei ore di gara, tutte e tre le Ferrari hanno dimostrato un ottimo passo mantenendosi lontano dai problemi con l’inizio della lunga notte al Daytona International Speedway. La gara, in questo periodo, si è svolta in due fasi radicalmente diverse tra di loro. Nelle prime tre ore, la presenza delle bandiere gialle in pista è stata pressoché costante, soprattutto a causa di molti episodi che hanno coinvolto prototipi. Con lo scoccare della quarta ora, è invece iniziato una fase di bandiera verde che non ha conosciuto interruzioni, permettendo ai piloti di mettere in mostra le potenzialità delle vetture.
GTLM. La 488 GTE di Risi Competizione è stata al centro di molti episodi nella prima parte di gara. Dopo il contatto subito nel giro di apertura, che fortunatamente non ha danneggiato molto la vettura, Alessandro Pier Guidi ha ceduto il passo a James Calado che ha cercato un sorpasso su un prototipo di classe LMP3, toccandolo e finendo in testacoda. Il drive-through inflitto per la manovra ha portato a oltre un minuto il ritardo dalle Corvette al comando della corsa. La vettura occupa attualmente la quinta posizione con Pier Guidi al volante.
GTD. La 488 GT3 Evo 2020 di AF Corse è stata la protagonista della gara in questo segmento, portandosi anche al comando della classe GTD con Matteo Cressoni. Il team piacentino ha approfittato dei lunghi momenti di bandiere gialle delle prime ore per mantenere il passo dei primi con Simon Mann al volante prima di far salire sulla vettura Nicklas Nielsen. La Ferrari di Scuderia Corsa, che occupa la nona posizione con Marcos Gomes impegnato con la Ferrari numero 63, ha scelto di affidarsi ai piloti Am nel primo quarto di corsa, con Bret Curtis autore di due stint.