Le Ferrari 488 GTE numero 51 e 83 hanno concluso rispettivamente al secondo posto nella classe LMGTE Pro e al terzo nella categoria LMGTE Am l’ottantottesima edizione della 24 Ore di Le Mans, la maratona endurance più famosa del mondo, disputata oggi per la prima volta nella storia a porte chiuse che vedeva ben sedici Ferrari al via.
LMGTE Pro. La Ferrari 488 GTE numero 51 che lo scorso anno aveva tagliato il traguardo al primo posto con Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra, è stata protagonista di un vibrante duello con l’Aston Martin numero 97 di Martin-Lynn-Tincknell risolto solo nell’ultima mezz’ora a vantaggio della vettura inglese. La gara ha visto l’equipaggio di AF Corse a lungo in testa alla corsa, con la leadership che veniva lasciata solo in funzione dell’alternarsi delle soste per i rifornimenti. I tre alfieri del Cavallino Rampante hanno cercato di compensare con la strategia e il talento ai secondi persi durante le varie fasi di Slow-Zone e a una maggiore velocità di base dei rivali, sfiorando l’impresa, vanificata solo a causa dell’ultima Safety Car della corsa, entrata in pista a circa trenta minuti dal termine. Quarto posto finale per la numero 82 di Risi Competizione con Olivier Pla, Sébastien Bourdais e Jules Gounon, autori di ottimi tempi durante la notte grazie soprattutto al quattro volte campione Champ Car, originario proprio di Le Mans. La rottura del cambio all’ultimo giro ha invece impedito alla vettura numero 71 di AF Corse di tagliare il traguardo in quarta posizione. L’equipaggio formato da Davide Rigon, Miguel Molina e Sam Bird, è stato autore di una prova sempre al vertice fino alla foratura che, nel corso della notte, li ha esclusi dalla lotta per la vittoria. Ritirata, a seguito di un contatto con un prototipo di classe LMP2, la Ferrari di WeatherTech Racing affidata a Cooper MacNeil, Toni Vilander e Jeffrey Segal.
LMGTE Am. La terza posizione conquistata con un forcing finale della 488 GTE numero 83 di AF Corse con François Perrodo, Emmanuel Collard e Nicklas Nielsen, rappresenta un ottimo risultato ottenuto con il sorpasso decisivo effettuato dal pilota danese sulla Porsche di Project 1 a meno di dieci minuti dalla bandiera a scacchi. Una prestazione di livello completata da altre tre vetture del Cavallino Rampante, la numero 66 di JMW Motorsport sesta con Heistand-Root-Magnussen, la 61 di Luzich Racing settima con Piovanetti-Negri JR-Ledogar autori dell’Hyperpole nella sessione di sabato, e la numero 85 di Iron Lynx con l’equipaggio rosa di Gostner-Frey-Gatting nono al traguardo. Bandiera a scacchi anche per la numero 60 di Iron Lynx, undicesima, la numero 54 di AF Corse, tredicesima e la 62 di Red River Sport, quindicesima.
Prossimo appuntamento. Il calendario del FIA WEC prevede ancora una tappa, la 8 Ore del Bahrain, in programma dal 12 al 14 novembre.