Il futuro di Ferrari nel panorama delle competizioni GT prende forma e si sviluppa attorno ai volumi della 296 GTB ridefinendola in funzione delle esigenze della pista e delle prestazioni, dando vita alla 296 GT3.
Questo modello raccoglie l’eredità della 488 GT3 che, nelle sue configurazioni standard ed Evo 2020, ha sin qui ottenuto 107 titoli dalla gara di esordio, con 429 vittorie su 770 partenze, numeri straordinari che la rendono la vettura di maggior successo nella storia del Cavallino Rampante.
Per i progettisti e gli ingegneri di Ferrari Competizioni GT, il confronto con questo palmares non rappresenta solo una sfida da vincere, ma un inesauribile bacino di esperienze e soluzioni tecniche a cui attingere e a cui dare nuove forme.
Il design della 296 GT3, al netto delle appendici aerodinamiche e degli elementi caratteristici della versione da corsa, ha mantenuto intatto il collegamento al modello di serie che già nella sua ideazione trova validi riferimenti in vetture come la 250 LM del 1963. Questa vettura conquistò successi importanti come quello della 24 Ore di Le Mans del 1965 (l’ultima vittoria assoluta della Casa di Maranello in questa corsa), riscuotendo grande successo anche tra le scuderie private.
La 296 GT3, già in fase di assemblaggio presso gli stabilimenti di Oreca di Signes, segnerà il ritorno in pista di una Ferrari equipaggiata con un propulsore 6 cilindri anche se, in osservanza dei regolamenti tecnici, non sarà dotata dell’unità elettrica che nella 296 GTB affianca il propulsore termico.
La nuova GT3 della Casa del Cavallino Rampante inizierà nei prossimi mesi il suo sviluppo su pista in vista del debutto agonistico previsto nel 2023.