Debutta al Salone di Ginevra del 1980 e raccoglie il testimone dalla 308 GT4. Il tema è quello del coupé 2+2 ad alte prestazioni con motore V8 centrale. Pininfarina allunga il “passo” di 10 cm rispetto al vecchio modello ed ottiene così maggior spazio per i sedili posteriori. Accurati trattamenti anticorrosione, grande cura nei dettagli e nell’ergonomia degli interni, meccanica d’alta classe rispettosa delle norme anti inquinamento completano il profilo di quella che si può definire come la prima “world car” prodotta dalla Ferrari.
La Mondial 8 fu annunciata al Salone di Ginevra del 1980 e andò a sostituire il modello Dino 308 GT4. Nella denominazione della vettura la parola “Mondial” si rifaceva alla storia della Ferrari, in particolare alle vetture sport degli anni cinquanta che portavano questo nome, mentre la cifra otto indicava il numero di cilindri presenti nel propulsore. Fu la prima Ferrari stradale a essere equipaggiata con l’iniezione del carburante prevista di serie.
Il disegno del corpo vettura fu realizzato dalla matita di Pininfarina e, rispetto alla vettura uscente, si presentava di maggiori dimensioni quasi in ogni sua parte, tranne che per la cilindrata dell’unità motrice. L’abitacolo era di certo più grande e luminoso rispetto a quello della 308 GT4, ma ciò era anche conseguenza dell’allungamento di 100 mm del telaio. Anche le carreggiate erano state oggetto d’incremento: di 35 mm quella anteriore e di 57 mm quella posteriore. Il corpo vettura di maggiori dimensioni aveva aumentato di 144 kg il peso del veicolo e ciò, unito al sistema dell’iniezione del carburante, aveva reso le sue prestazioni un po’ più tranquille in confronto a quelle della 308 GT4.
Come negli altri modelli coevi di Ferrari a due posti con motore V8, la Mondial 8 proseguì il tema della linea a cuneo con la griglia del radiatore posta sotto il paraurti anteriore. Dove gli altri modelli a due posti avevano paraurti molto sottili di color nero satinato, la Mondial 8 era dotata di paraurti avvolgenti di maggiori dimensioni che incorporavano le luci di posizione, i fari antinebbia e gli indicatori di direzione sulla parte anteriore.
L’unità motrice della Mondial 8 derivava in sostanza dal medesimo progetto utilizzato per i modelli 308 GT4, ma era equipaggiata d’iniezione del carburante Bosch K Jetronic e di accensione elettronica Marelli MED 803A Digiplex. La potenza dichiarata era di 214 cavalli. La sua configurazione era a novanta gradi, con doppi alberi a camme in testa per bancata di cilindri comandati da cinghia dentata. La cilindrata totale era di 2926 cc con alesaggio e corsa di 81 mm x 71 mm, lubrificazione a carter umido e numero di riferimento interno per le vetture destinate al mercato europeo F 106 B 000.
Il propulsore era montato in posizione trasversale e conteneva in un sol blocco il cambio a cinque rapporti sincronizzati, sito nella parte inferiore dietro il carter umido del motore.
L’interno offriva quattro sedili anatomici: i due posteriori erano separati da un largo appoggia braccia centrale sopra il quale era posta una tasca elastica. La strumentazione e gli interruttori principali erano contenuti in un cruscotto rettangolare, sito sulla plancia davanti al guidatore. Gli interruttori per gli accessori erano invece situati nella console centrale tra i sedili, dietro la grata del cambio a settori. La console centrale conteneva anche l’autoradio e un pannello di controllo e terminava con il portacenere sito tra gli agganci delle cinture di sicurezza.