F430 Challenge, la vettura da competizione derivata dalla berlinetta 8 cilindri stradale che, dalla stagione agonistica 2006, prenderà parte al campionato monomarca Ferrari Challenge Trofeo Pirelli. Con la F430 Challenge la Ferrari rinnova la stretta collaborazione che da sempre esiste tra le due anime dell’Azienda, quella granturismo e quella sportiva, assecondando i desideri dei propri clienti che amano le corse.
La F430 Challenge mantiene infatti l’aspetto ed il motore da 490 CV della versione stradale, ma incorpora un elevato numero di modifiche mirate all’uso nelle competizioni e molte novità rispetto alla vettura attualmente utilizzata, la 360 Challenge, alla quale si affiancherà in pista nella prossima stagione per diventarne poi l’unica protagonista dal 2007.
Un’intensa serie di prove di sviluppo in circuito, sia a Fiorano sia in altri prestigiosi tracciati, ha affinato la F430 Challenge, che propone contenuti destinati ad essere sicuramente apprezzati dai piloti. Notevole come di consueto il trasferimento dalla Formula 1, applicato all’impianto frenante, che per la prima volta su un’auto da gara Ferrari sfrutta la tecnologia carbo-ceramica (CCM).
Fin dalla sua nascita il Ferrari Challenge ha schierato in pista una vettura scelta nella gamma stradale, nella consapevolezza che le GT di Maranello hanno comunque un’anima sportiva che può dare grandi soddisfazioni in gara. Anche la F430 utilizzata non si discosta da questo concetto: il motore V8 da 490 Cv resta strettamente di serie così come la struttura generale della vettura.
Le modifiche dettate dall’utilizzo agonistico non sono però poche, a partire da quelle motivate dalla sicurezza. Quindi completa gabbia di protezione per l’abitacolo, sedile racing con appoggi per la testa, cinture a quattro punti di attacco e, a partire dalla stagione 2008, struttura di fissaggio per il sistema “HANS” che è stato reso obbligatorio.
Grazie all’alleggerimento che ha coinvolto sia la meccanica che la carrozzeria – con utilizzo del Lexan per il parabrezza e la fibra di carbonio per il coperchio del collettore di aspirazione – il peso della F430 Challenge è sceso a 1.225 kg in ordine di marcia. Anche l’assetto è specifico, con modifiche alla barre di torsione e alla rigidezza delle molle mentre gli ammortizzatori hanno una taratura per impiego agonistico.
Sui cerchi da 19 pollici, mono dado a fissaggio centrale (scelta che rende semplice la sostituzione, comunque facilitata dal sistema di sollevamento pneumatico), vengono quindi montati i pneumatici Pirelli slick, appositamente studiati dal marchio milanese per mantenere costante un elevato livello delle prestazioni anche con un impiego prolungato. Va infatti ricordato che nell’intero week-end di gara non possono essere utilizzati più di due treni di pneumatici. Sulla F430 Challenge ha debuttato fin dal 2006 l’impianto frenante che sfrutta la tecnologia carboceramica (CCM), derivata dall’esperienza in F.1. Un vantaggio tecnico che migliora e rende anche più sicuro il comportamento della vettura. Anche il cambio elettroattuato ha ereditato la logica di funzionamento dalla F.1 ma, rispetto alla versione stradale, sono state modificate la quinta e la sesta marcia, nonché la coppia conica, per migliorare la potenzialità del motore.
A vantaggio delle doti di accelerazione che però non penalizzano la velocità massima che sfiora i 280 km/h sul rettilineo di Monza. Ancora tra le modifiche tecniche, l’impianto di scarico ultraleggero con terminali alti e centrali oltre alle griglie, attorno agli stessi scarichi, modificate per migliorare lo sfogo dell’aria calda. Nell’abitacolo si notano invece la strumentazione digitale a colori, il volante a sgancio rapido per facilitare l’operazione di ingresso-uscita, dotato dei pulsanti per le comunicazioni con il box, e il pit speed, che limita automaticamente la velocità all’interno della corsia box. Non si nota, ma è fondamentale, la presenza del sistema di telemetria, che permette a piloti e tecnici di studiare nei minimi dettagli ogni giro della vettura: è utile per gli esperti per eventuali comparazioni ma è fondamentale per i debuttanti che possono migliorare il loro stile di guida con l’analisi del comportamento in curva sullo schermo del computer.