Progettata in funzione della Mille Miglia 1956 e destinata a sostituire la 860 Monza, montava il V12 con doppia accensione e carter secco derivato dal 4,5 litri da Grand Prix. Anche se la tipologia del motore si può considerare della “Scuola Lampredi”, le misure dell’alesaggio e della corsa farebbero più pensare ad un V12 di Colombo. La vettura fu subito vincente: prima alla Mille Miglia con Castellotti seguita dalle due 860 Monza di Collins e Musso, la troviamo anche al quarto posto condotta da Fangio.