La Formula 1 ha spesso vissuto momenti di dominazione da parte di una Scuderia. A inizio anni Duemila a dettare legge è la Ferrari, che stagione dopo stagione ribadisce la propria supremazia in termini di tecnologia, piloti e squadra. Il team di meccanici che assiste Michael Schumacher e Rubens Barrichello vale quanto una manciata di cavalli in più, tante sono le occasioni in cui sono riusciti a rimandare in pista le vetture del Cavallino davanti a quelle avversarie dopo un rifornimento o un cambio gomme.
Se di quell’era esiste una stagione perfetta, questa è certamente quella del 2002, in cui Schumacher chiude i giochi a luglio, come mai prima nella storia della Formula 1. La superiorità Ferrari è tale che la Scuderia si presenta al via della prima gara, in Australia, con la F2001 dell’anno precedente. La F2002, infatti, sta ancora girando a Fiorano per trovare l’affidabilità necessaria. La prestazione invece c’è già, ed è strabiliante.
Schumacher con la F2001 vince in Australia ed è secondo in Malesia prima di portare in pista la nuova monoposto che vince al debutto sulla selettiva pista di Interlagos. A Imola anche Barrichello, fino a quel momento sfortunatissimo, può disporre della F2002 e così davanti ai tifosi arriva la prima doppietta stagionale.
Il tedesco vince anche in Spagna, Austria, Canada e Gran Bretagna mentre i rivali si alternano a fargli compagnia sul podio portandosi via punti a vicenda. Dal canto suo Barrichello trionfa al GP d’Europa al Nurburgring.
Al GP di Francia, Michael ha 54 punti di vantaggio su Juan Pablo Montoya della Williams. La gara vede inizialmente un duello a tre con Montoya, Schumacher e il giovane della McLaren, Kimi Räikkönen. Michael attacca Montoya ma il finlandese supera al tornantino Adelaide. Räikkönen pare lanciato verso il successo quando, a cinque giri dalla fine, finisce lungo proprio al tornantino sull’olio perso dalla Toyota di Olivier Panis. Schumacher è scaltro e infila la McLaren passando per primo sul traguardo. La sua vittoria, combinata con i risultati dei rivali, regalano il quinto titolo al tedesco, che eguaglia l’eroe degli anni Cinquanta, Juan Manuel Fangio.
È solo il 21 luglio ma i giochi sono già chiusi. Per il titolo costruttori invece bisogna attendere il GP di Ungheria del 18 agosto. Al termine della stagione la Ferrari ottiene 15 vittorie, 10 pole position e 27 podi, totalizzando 221 punti, esattamente la somma di quelli ottenuti da tutti gli altri costruttori iscritti al campionato…