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08 set 2020Passion

Un défilé di Ferrari per le strade di Francia

08 settembre 2020

Chiunque abbia provato l’esperienza di guidare nelle vaste campagne francesi ricorda la piacevole sensazione di viaggiare lungo superfici lisce come uno specchio. Immaginate di farlo a bordo di una Ferrari classica o di un potente modello dei giorni nostri, lungo un percorso prestabilito che dal centro di Parigi scende fino al profondo sud della Francia in un rally che dura cinque giorni. Ecco cosa significa partecipare all’annuale France Tour Auto.

Dopo la giornata di presentazione svoltasi al Grand Palais di Parigi lo scorso lunedì, circa trecento auto hanno attraversato la Francia in direzione sud per cinque giorni, prima di raggiungere sabato il famoso Circuito Paul Ricard vicino a Le Castellet, tra Marsiglia e Tolone. Con tanto di pit-stop notturni in città come Clermont-Ferrand, Limoges e Tolosa, lo spettacolare evento ha fornito al folto pubblico a bordo strada la cornice ideale per ammirare una serie incantevole di modelli del passato affiancata da una gamma pressoché completa di Ferrari moderne, categoria che aderisce a un evento parallelo, il Ferrari Tribute to Tour Auto, organizzato da Ferrari West Europe.

Per un totale di circa 2000 km, il rally era articolato in tappe quotidiane da circa 12 ore e 400 km, ed è stato seguito da migliaia di tifosi a bordo strada, desiderosi di vedere coi loro occhi una selezione così esclusiva di Ferrari classiche. Per citarne solo alcune: una 250 GT Lusso del 1963, una 250 GT Boano del 1957, una 250 GT Berlinetta del 1962, una 308 Gr IV Facetti del 1977 e un’intera serie di modelli 308 Michelotto del periodo compreso tra il 1976 e il 1982.

Julien Diez, caporedattore della rivista Motorsport magazine, ha avuto il privilegio di partecipare al volante di una F8 Tributo. “Per me il Tour Auto è un evento straordinario”, ha dichiarato con entusiasmo. “Quest’anno è stato particolarmente emozionante vedere queste opere d’arte sfrecciare sulle strade, creando una parentesi incantata in un anno così difficile”. Ha definito indimenticabile la sua esperienza a bordo della F8 Tributo e ha ammesso che dopo cinque dure giornate al volante si sentiva “esausto, ma incredibilmente felice”.

Tra i vari campioni del mondo dello sport che hanno preso parte all’evento c’era anche lo sciatore francese Sacha Theocharis. “Il Tour Auto è un’occasione unica per percorrere le strade più belle della Francia”, ha affermato estasiato, “e vedere i sorrisi sui volti del pubblico a bordo strada, all’ingresso delle città, alle rotonde. Ovviamente anch’io ho avuto il sorriso stampato per tutta la durata del rally”.

Per lui è stato inebriante poter ammirare di persona e da vicino così tanti modelli durante la presentazione al Grand Palais. “Nel corso dell’anno sono rare le occasioni in cui si vedono auto così esclusive su strada o in pista. Il Tour Auto è un’opportunità unica per vederle gareggiare. Anche l’atmosfera del Grand Palais rimarrà per sempre impressa nella mia memoria”.

E non c’è da stupirsi. Tra i modelli attuali c’erano una 488 Pista, tre Pista Spider, una F8 Tributo, una 599 GTB e una 458 Italia. Hanno partecipato inoltre tre 812 Superfast, tre Portofino, due California e una coppia di F8 Spider. Senza dimenticare due F12 Berlinetta.

Andrea Modena, Regional Manager di Ferrari West Europe, si è dichiarato estremamente soddisfatto: “Per noi di Ferrari il Tour Auto è ogni anno un appuntamento imperdibile, come la Mille Miglia e la Targa Florio. Personalmente ritengo che questi tre eventi storici esprimano al massimo la passione per le automobili, coniugando le nostre radici, il nostro presente e il nostro futuro. Rappresentano infatti un capitolo speciale nella storia delle corse Ferrari”.

L’evento è stato ancor più apprezzato proprio perché si è svolto in un periodo così complesso. “Desidero ringraziare Peter Auto e tutto il team del Tour Auto per averlo realizzato in questo 2020 così insolito. Grazie a misure di sicurezza di altissimo livello, sono riusciti a organizzare un’edizione di grande successo”, ha affermato Modena.

Su uno sfondo incantevole, costellato di eleganti castelli e paesaggi rurali che si susseguivano con caratteristiche diverse di regione in regione, la sfilata di Ferrari non avrebbe potuto essere più prestigiosa. Una sorta di Tour de France su quattro ruote.

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