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02 ott 2018Cars

La Ferrari vola su cerchi in fibra di carbonio

02 ottobre 2018

Glenn Butler

I cerchi della Carbon Revolution migliorano le già invidiabili prestazioni della 488 Pista


Per una supercar come la Ferrari 488 Pista, potenza e peso sono lo yin e yang delle prestazioni.

La Pista, la stradale V8 di Maranello più veloce di sempre, bilancia con successo entrambi i fattori, riuscendo a raggiungere il suo massimo potenziale: la Pista ha 50 CV in più della 488 GTB, ma pesa ben 90 kg in meno.

Un risultato eccezionale, ma altrettanto importante è la fonte di questa riduzione di peso. Ridurre il peso dal centro di massa è importante. Ridurlo dalle estremità lo è ancora di più. Per questo, la fibra di carbonio viene spesso utilizzata per i pannelli della carrozzeria e costituisce uno dei vantaggi dei freni carbo-ceramici.

Ma per la Pista, gli ingegneri Ferrari cercavano di più - anzi di meno, in realtà - e la loro ricerca li ha portati fino a una città chiamata Geelong, letteralmente dall'altra parte del mondo.

Geelong si trova in una tranquilla baia un'ora a sud di Melbourne, la metropoli più a sud dell'Australia. Appena fuori Geelong ha sede la Deakin University e nel campus c'è la Carbon Revolution, un'azienda nata da un progetto post-universitario del 2004 per la costruzione di auto da corsa leggere.

Nel 2007, Carbon Revolution diventa un produttore di ruote in fibra di carbonio. L'azienda, che oggi conta circa 170 dipendenti, fa subito una scoperta importante: i suoi ingegneri capiscono come realizzare un cerchione e un corpo in fibra di carbonio monoblocco, riducendo sia la complessità della produzione che il peso.

Cerchi più leggeri significano alleggerimento delle estremità e riduzione delle forze di inerzia e di massa rotante che la trasmissione deve gestire. L'auto può quindi accelerare più velocemente, girare meglio in curva e a velocità più elevate e frenare in modo più efficace. Tutto questo ovviamente si traduce in un maggiore piacere di guida.

"Si tratta di un importante passo avanti nella dinamica del veicolo, che ne migliora notevolmente le prestazioni", spiega Jake Dingle, amministratore delegato di Carbon Revolution.

Il processo è molto complesso e richiede l'uso di macchinari avanzati di livello aerospaziale.

Ad esempio, per una parte del processo di produzione del mozzo, l'azienda utilizza una macchina per la posa della fibra su misura (TFP) che cuce una "stella" su uno stencil. Lo fa utilizzando un nastro di fibra di carbonio largo un centimetro, composto da 24.000 singoli fili, ognuno dei quali è largo un decimo di un capello umano. Ogni "stella", insieme ad altri componenti, sarà successivamente trasferita in un processo di posa a fibra secca, dove verrà inserita manualmente in un grande stampo.

Dingle sostiene che la macchina TFP garantisce l'affidabilità in uno dei settori più importanti della progettazione delle ruote. "Una ruota deve essere attaccata a un veicolo che pesa da una a due tonnellate. Il mozzo della ruota deve gestire centinaia di cavalli di potenza dalla trasmissione. Deve sopportare sollecitazioni per una durata di vita di oltre 300.000 chilometri. Deve affrontare fattori esterni, come l'impatto delle buche. All'interno della ruota si trovano il disco e le pinze dei freni, che possono raggiungere temperature fino a 1.000 gradi Celsius, a pochi centimetri dalla ruota.

Quindi il mozzo non deve cedere..... ma fissare un composito a base di fibre e polimeri ad un'auto è molto difficile. Il punto di collegamento porta le sollecitazioni dalla strada attraverso la ruota all'interno dell'auto. Questa macchina ci consente di posizionare ogni fibra esattamente dove ne abbiamo bisogno, e nella direzione in cui vogliamo che vada".

Carbon Revolution, che è stata selezionata dalla Ferrari come partner strategico del programma 488 Pista, ha prodotto ruote in fibra di carbonio per altri OEM (Original Equipment Manufacturer), ma quelle per Ferrari sono le prime con corpo monoblocco. Questa innovazione riduce il peso di un ulteriore chilogrammo per ruota, il che è sorprendente se si pensa che i cerchi in fibra di carbonio sono già circa il 40% più leggeri dei cerchi di serie della Ferrari 488 GTB.

Il processo di produzione dei cerchi prevede altre fasi e termina con la verniciatura, dove viene applicata una vernice trasparente di finitura. L'azienda può verniciare i cerchi - un altro vantaggio competitivo globale - ma la Ferrari preferisce lasciare in mostra il loro materiale high-tech: la vernice aggiunge peso e, quando ogni grammo conta, bisogna evitare di cedere alla vanità.

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