Tutte le news
01 feb 2022Magazine, Cars

La gloria ritrovata

Auto

La gloria ritrovata

Ha fatto la storia, e ora gli artigiani di Ferrari Classiche hanno riportato al suo antico splendore la Ferrari 412 P, vincitrice a Daytona nel 1967

Testo: Mark Dixon

Foto: A.Ceccarelli, A. Bianchetti / Red Focus

Ferrari Classiche ha celebrato il suo 15° anniversario nel 2021, e quale modo migliore per festeggiarlo se non restaurando una delle auto da corsa più significative del marchio? 


Questa 412 P completò una tripletta per Ferrari alla 24 Ore di Daytona nel 1967, sbaragliando la concorrenza di Ford e Porsche e restituendo così onore a una scuderia che aveva attraversato una stagione difficile nel 1966.




La carrozzeria era l'unico elemento rilevante di questa 412 P non prodotto originariamente in fabbrica. E' stato restaurato rigorosamente secondo i metodi artigianali in uso all'epoca 




Come molte vecchie auto da corsa, il telaio numero 0844 della 412 P ebbe una vita travagliata dopo essere stato originariamente costruito come base per un modello 330 P3 per la stagione delle corse del 1966. Gareggiò a Sebring, alla Targa Florio e a Le Mans nel ’66, prima di essere trasformata in una 412 P Berlinetta per la concessionaria NART di Luigi Chinetti negli USA. 


Nel 1967 partecipò alla 1000 km di Monza, e poi di nuovo a Le Mans. Ma il risultato più importante lo ottenne alla 24 Ore di Daytona di quell’anno dove guadagnò il terzo posto, guidata dagli esperti Pedro Rodríguez e Jean Guichet, dietro a due Ferrari ufficiali.




Questa 412 P, telaio #0844, originariamente costruito come base per un modello 330 P3  da corsa, aveva una carrozzeria opportunamente modificata dal carrozziere indipendente Drogo per la stagione agonistica 1967




Nello stesso anno, tornato in Italia, il telaio numero 0844 ricevette una nuova carrozzeria Spider per la competizione Can-Am, e continuò a correre negli Stati Uniti fino ai primi anni ’70. Passò nelle mani di alcuni collezionisti prima di essere riportato alla sua carrozzeria 412 P Berlinetta del 1967 alla fine degli anni ’90. Nel 2019 arrivò infine al dipartimento Ferrari Classiche per essere certificata e completamente restaurata.

 

“Ci sono tre elementi principali in un progetto del genere”, spiega Andrea Modena, Responsabile dell’Assistenza Tecnica Ferrari e Ferrari Classiche. “Per prima cosa la Valutazione: il nostro Comitato di Certificazione – che comprende esperti indipendenti da Ferrari, per garantire l’imparzialità – analizzerà l’autenticità della vettura in modo da poter comunicare al cliente gli interventi necessari.




Nella sua forma grezza, non verniciata, la bellezza della 412 P può essere pienamente apprezzata. Come per tutte le Ferrari da corsa, tuttavia, la forma seguiva rigorosamente la funzione   




Seguirà l’Esame tecnico: le parti meccaniche devono essere riparate o ricostruite completamente? E infine c’è la carrozzeria, per la quale abbiamo la fortuna di avvalerci dei servizi del Centro Stile Ferrari. Sono in grado di eseguire la scansione 3D dell’auto in modo da poterla confrontare con le immagini originali o con una vettura esistente non restaurata.

 

Nel caso della 412 P numero 0844 la carrozzeria originale era di Drogo, quindi abbiamo un disegno della struttura generale ma non i progetti esatti. Inoltre queste auto erano realizzate a mano, quindi ognuna era leggermente diversa in ogni caso. Abbiamo scoperto che la carrozzeria attuale necessitava di alcune modifiche, eseguite dai nostri partner esterni utilizzando il metodo originale di sagomatura del metallo con un martello a faccia morbida su un carrello di legno. Non è possibile usare una ‘ruota inglese’ per modellare i pannelli, perché dà una finitura diversa e non è autentica”.




La 412 P splendidamente restaurata. Sebbene sia stato necessario ricostruire il telaio che sostiene il radiatore, il motore rimane l'originale




La carrozzeria è l’unico elemento del restauro non eseguito internamente, come spesso accadeva anche in passato. Gli ingegneri Ferrari hanno ispezionato il telaio e la trasmissione della 0844 e l’hanno trovata pressoché intatta, completa di un motore “matching numbers”. 

 

Fortunatamente, il complesso telaio tubolare era rimasto in gran parte integro. “È difficile modificare il telaio perché è utilizzato per contenere fluidi come olio, carburante e liquido di raffreddamento”, spiega Modena. “Ma proprio per questo è molto importante che i tubi del telaio siano in buone condizioni. Uno dei pochi elementi che abbiamo dovuto ricostruire è stata l’insolita struttura che sostiene il radiatore, situata in posizione ribassata sulla parte frontale dell’auto. Ma avendo i disegni originali nel nostro archivio siamo riusciti a rifarla esattamente uguale”.

 

Il telaio numero 0844 è stato uno dei 25 restauri completi di Ferrari Classiche nel 2021, insieme a circa altre 40 commissioni di riparazione. Dal 2006 il personale è quasi raddoppiato per soddisfare la domanda. Il che non sorprende quando sono coinvolte auto di grande importanza storica come questa Ferrari 412 P. Parafrasando George Orwell: “Tutte le Ferrari sono importanti, ma alcune Ferrari sono più importanti di altre”.   




Condividi
Tutte le news

News correlate

10 dicMagazine, Passion

Trova le differenze

06 dicMagazine, Passion

'Come il caffè alla mattina'

05 dicMagazine, Passion

Che il gioco abbia inizio