James Weiland è partito dall'Ohio negli Stati Uniti per prendere parte al round inaugurale della stagione 2024 del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Japan. La sua carriera nel motorsport inizia nel 2011, all’età di 50 anni. Weiland si è quindi preparato intensamente per due anni artecipando al Corso Pilota, prima di entrare, nel 2013, nella serie nordamericana del Ferrari Challenge. Da allora Weiland ha corso in oltre 140 gare del Ferrari Challenge tra la serie nordamericana ed europea, vincendo più di 20 corse. Ha gareggiato anche su circuiti prestigiosi come l'Albert Park Circuit a Melbourne, in Australia, e ogni partecipazione è rimasta impressa nella sua memoria come un'esperienza unica. Quando gli viene chiesto quali siano gli aspetti migliori delle corse automobilistiche, Weiland non ha dubbi: è importante il senso di realizzazione nel raggiungere un obiettivo. Non c'è sensazione migliore che superare le sfide ad alta velocità, competere con i rivali e puntare alla vittoria.
Oltre al Ferrari Challenge hai partecipato ad altri campionati?
“Ho avuto l'opportunità di guidare diverse auto GT3 in passato, ma ho trovato che l'esperienza complessiva del Ferrari Challenge sia la migliore. I partecipanti sono sempre amichevoli, l'ospitalità è di prima classe e mi sento sempre a casa”.
Come mai ha deciso di partecipare ad una tappa della serie giapponese?
“Mi piace guidare sui circuiti giapponesi. Prima di partecipare alle gare, io e la mia famiglia
abbiamo fatto un giro turistico a Tokyo e ci siamo divertiti molto. Durante la mia carriera, ho corso nella serie nordamericana, nella serie Asia-Pacific e in quella europea, che mi hanno dato l'opportunità di provare i tracciati in tutto il mondo. Sono grato di aver potuto visitare luoghi così diversi e conoscere varie culture”.
Hai un circuito preferito?
“Mi sono piaciuti Melbourne, Spa-Francorchamps e Suzuka, e sono rimasto particolarmente
impressionato dal Mugello, dove ho disputato le Finali-Mondiali nel 2019. Spero di fare una gara pulita qui al circuito di Suzuka e di salire sul podio”.