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16 lug 2023Corse Clienti, Ferrari Challenge Europe, Estoril 2023

A tu per tu con Marco Zanasi

Estoril 16 luglio 2023

All’Estoril è alla seconda partecipazione al Ferrari Challenge 2023 dopo il debutto di Misano, ma per Marco Zanasi “Ferrari è casa”. “Sono di Maranello, più di così – ci racconta tra una prova e l’altra del round portoghese – ma soprattutto conosco l’ambiente Ferrari da sempre. I miei ricordi risalgono addirittura a 35 anni fa quando accompagnavo mio padre nella sede del Cavallino Rampante, quindi è allo stesso tempo naturale e speciale essere qui”.

Sei però solo alle prime gare nel Ferrari Challenge.
“Si. Ho iniziato a correre tardi, in altre categorie e campionati, ma questo è il mio primo banco di prova con una vera GT, anche se in realtà mi considero un gentlemen driver a tutti gli effetti. Alla mia età – ho compiuto 52 anni giovedì scorso in aereo venendo qui – certo non posso pensare di fare una carriera in Formula 1, ma mi diverto a correre, vediamo come andrà, anche nell’ottica di cosa fare il prossimo anno”.

Come ti trovi sulla Ferrari 488 Challenge Evo?
“E’ una macchina che mi ha stupito. Io ricordo di aver provato la 488 Challenge e rispetto a quella è stata fatta un’evoluzione incredibile. Finchè non la guidi non te ne rendi pienamente conto. E’ impressionante a livello di frenata e trazione. E’ potente e molto performante”.

Nella prima giornata di Estoril hai dimostrato di avere un ottimo feeling con la vettura. Come ti sei trovato su questo iconico circuito che il Challenge visita per la prima volta?
“Ad essere sincero pensavo di trovare un circuito peggiore di quanto davvero è. A vederlo da fuori sembra molto old style. In realtà è molto tecnico, soprattutto in alcune curve. E’ piuttosto veloce, con due bei rettilinei e la lunghissima ultima curva. Devo dire che mi piace molto e le prestazioni di questi giorni penso che lo confermino, anche se sono sempre molto critico con me stesso”.

Come vivi l’ambiente del Ferrari Challenge?
“E’ una bellissima esperienza, un’organizzazione incredibile: l’hospitality è meravigliosa e l’esposizione di tutti i modelli Ferrari sicuramente impressiona. Poi devo dire che conosco quasi tutti nel mondo del Ferrari Challenge e quindi mi sento davvero a casa: l’organizzazione, i tecnici e anche gli altri piloti.”

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