Una pista inedita per il FIA World Endurance Championship fa capolino nel calendario dalla stagione 2024. Il Lusail International Circuit, in Qatar, ospita il primo appuntamento iridato nel fine settimana del 2 marzo. Una pista dove Davide Rigon, pilota ufficiale del Cavallino Rampante, ha detenuto un record durato ben dodici anni, ottenuto con le monoposto. “Ricordo benissimo quell’impresa firmata nel 2009 nella GP2 Asia Series – racconta il pilota classe 1986, impegnato quest’anno nel Mondiale endurance con il team Vista AF Corse, al volante della Ferrari 296 LMGT3 –. Quella in Qatar fu una delle mie prime gare in GP2. Ero giovanissimo e riuscii a mettere a segno un giro da record, firmando un tempo di 1’38’’699. La cosa incredibile è che nessun pilota riuscì a fare di meglio fino al 2021”.
Per andare oltre l’impresa di Davide Rigon – impegnato con il team italiano Trident Racing nella stagione 2009 della serie asiatica – si dovette attendere l’arrivo della Formula 1 che, per la prima volta, nel 2021 disputò un Gran Premio a Lusail.
Per dodici anni, quindi, il pilota da “battere” fu Rigon. “Il feeling su questo circuito è stato sempre ottimo – racconta – e anche con la 296 LMGT3 mi sono trovato a mio agio su questa pista. Negli anni, ovviamente, dal 2009 a oggi, il tracciato è stato riasfaltato, ma una caratteristica non è cambiata: Lusail si caratterizza per il buon grip, per quanto nel corso di un fine settimana di gara l’aderenza possa cambiare anche in modo radicale. Tutto dipende dal vento che porta in pista molta sabbia dal vicino deserto”. Sul piano tecnico Rigon analizza: “Lusail è un tracciato che alterna curve ad alta velocità a due curve particolarmente lente: La chiave per are bene è suare i cordoli nella maniera migliore. Bisogna evitare i ‘track limits”, considerato che qui è facile mettere le ruote fuori dalla pista e, di conseguenza, prendere delle penalità che possono determinare la gara”.