Finale amaro per Liam Lawson al termine dell’ultimo appuntamento del DTM, disputato oggi sul circuito di Norisring. Il pilota di Red Bull AF Corse, scattato dalla pole, ha visto vanificare tutte le speranze di diventare il più giovane campione della storia della serie tedesca a causa di un contatto alla prima curva. Con una manovra analoga a quella di Gara 1, Kelvin Van der Linde collideva con Lawson, danneggiando in questo caso il braccetto dello sterzo, spingendolo quasi a muro.
Per i commissari sportivi il comportamento del sudafricano era meritevole solamente di una penalità di 5 secondi, anche se i danni riportati dalla Ferrari erano tali da escludere Lawson dalla contesa. Nonostante tutto, Lawson completava la gara per onorare il campionato, senza danneggiare alcun contendente o provocare situazioni al limite, a conferma della grande sportività del pilota. Il compagno Cassidy, bloccato dalla vettura del compagno di squadra nella dinamica dell’incidente della prima curva, ripartiva dal fondo provando una rimonta disperata. A suon di giri veloci, il pilota di AlphaTauri AF Corse, che in questa occasione sostituiva Alex Albon, si portava in prima posizione prima della sua sosta obbligatoria, avvenuta nel corso del giro 56. Il neozelandese rientrava in pista dietro alla Mercedes di Götz, in quinta posizione. Dopo che una foratura alla posteriore sinistra escludeva dalle possibilità di titolo Kelvin Van der Linde, l’unico ostacolo tra Götz e il titolo erano le vetture che lo separavano dalla prima posizione, tutte Mercedes. Nonostante gli oltre dodici secondi di ritardo, la strategia del marchio tedesco consentiva a Götz di portarsi al comando in due soli giri, a due minuti dalla bandiera a scacchi. Cassidy provava il tutto per tutto nel tentativo di riuscire ad insidiare la prima posizione ma rimaneva coinvolto in contatti multipli che lo costringevano a rientrare al box con la macchina pesantemente danneggiata. La Ferrari numero 23 di Cassidy si classificava in tredicesima posizione, mentre la 30 di Lawson in diciottesima. Con questo risultato, Götz si laureava campione con 230 punti, con tre lunghezze di vantaggio su Lawson. Il diciannovenne di Red Bull AF Corse si è aggiudicato il titolo “Junior” mentre la compagine piacentina aveva già conquistato ieri, con una gara di anticipo, il titolo team. L’esito della stagione, decisamente amaro per la squadra che ha lavorato duramente nel suo anno di esordio nella serie tedesca, non toglie gli eccellenti risultati conseguiti dai piloti e dal team che si possono riassumere in 4 vittorie, 14 podi e 5 pole position, l’ultima delle quali conquistata proprio nell’ultima sessione di qualifica.