Grazie al terzo posto conquistato in Gara 1 sul tracciato di Assen, Liam Lawson si riporta in testa alla classifica assoluta del DTM. Il pilota di Red Bull AF Corse è stato autore ancora una volta di una splendida prestazione culminata con il settimo podio stagionale che, complice la gara sfortunata di Kelvin Van der Linde, consegna al neozelandese la leadership in graduatoria. Ritiro per Alex Albon dopo i contatti multipli subiti al via.
Caos al via. Allo spegnimento dei semafori Lawson, autore della pole position, era lesto ad allungare una volta superata la linea di partenza mentre alle sue spalle diverse vetture, troppo vicine tra di loro, venivano coinvolte in piccoli ma decisivi incidenti. Tra queste anche la 488 GT3 Evo 2020 di Alex Albon che riportava danni leggeri al frontale ma decisamente pesanti al retrotreno tanto da costringerlo al ritiro durante la sua sosta ai box avvenuta nel corso del dodicesimo giro. In precedenza, per ripristinare la pista, i piloti erano costretti ad accordarsi alla Safety Car che ripartiva a 46 minuti dal termine. Lawson era ancora una volta bravo a regolare il gruppo alla ripartenza anche se era costretto a subire il sorpasso di Bortolotti, ospite della gara e pertanto trasparente ai fini della classifica. Le soste obbligatorie venivano inaugurate da Maximilian Götz, uno dei piloti ancora in lizza per il titolo. Il pilota Mercedes, con questa manovra, effettuava un undercut molto potente nei confronti di Lawson e si riproponeva virtualmente in testa alla classifica dopo la sosta del neozelandese.
Ancora Safety Car. Con Kelvin Van der Linde in prima posizione e un margine di oltre venti secondi sugli inseguitori, sebbene con la sosta obbligatoria ancora da effettuare, tornava in pista la Safety Car per liberare il tracciato da detriti. Con il vantaggio annullato, la gara si trasformava in salita per il pilota Audi e, contestualmente, apriva scenari inattesi per gli altri piloti, tra i quali Marco Wittmann. Il pilota BMW attaccava Lawson in maniera decisa, costringendo il pilota Ferrari ad uscire di pista e un giro più tardi effettuava una manovra analoga nei confronti di Götz, diventando leader virtuale della gara alle spalle dei due piloti del team ABT, ancora a quota zero nel tabellino delle soste. Lawson era bravo a imitare Wittmann superando l’alfiere Mercedes portandosi in seconda posizione virtuale poco prima della decisione comunicata dai commissari di punire con 5 secondi Wittmann per la manovra sul ferrarista. Il tedesco a questo punto rompeva gli indugi su Rockenfeller e riusciva ad allungare sul pilota Ferrari che invece non riusciva ad avere la meglio sul pilota Audi. A due giri dal termine, con Wittmann vicino ai dieci secondi di margine su Lawson e con le Audi ai box per le rispettive soste, Bortolotti superava Lawson e chiudeva alle spalle di Wittmann.
Nuovo leader. L’esito della gara permetteva a Lawson di tornare in testa alla classifica di campionato, a quota 156, con 8 punti di margine sul duo formato da Van der Linde e Wittmann e nove su Götz. Albon, nonostante lo zero, manteneva la sesta posizione con 94 punti.