Il richiamo ad un idolo e la bandiera del proprio paese: questo è il tema attorno a cui è nato il casco di Olivier Beretta.
Un disegno, quello utilizzato dal pilota monegasco, che nasce nel 1986 e che lo ha accompagnato, con minimi aggiustamenti, fino ad oggi. Dai kart alla Formula 3, dalla Formula 3000 alla Formula 1 fino a passare al mondo GT, il casco di Beretta è rimasto fedele al suo schema cromatico originale.
“I colori sono sempre stati gli stessi dal 1986”, racconta Olivier, “e sono il giallo, il rosso e il bianco anche se il rosso è diventato arancione fluorescente in alcuni anni”.
La scelta delle cromie affonda le radici nel profondo legame con il suo paese di origine, Monte-Carlo, la cui bandiera è contrassegnata dal colore rosso e bianco e dall’ammirazione per Ayrton Senna, il cui casco giallo con le strisce blu e verdi ha sempre affascinato il monegasco. “Il giallo mi segue dall’inizio perché mi piaceva Ayrton e il suo casco era riconoscibile per quel colore. Poi avevo scelto il rosso, della bandiera di Monte-Carlo, e il bianco che è l’altro colore del mio paese”.
Un design che è rimasto fedele a sé stesso, negli anni. “Il disegno del mio casco è cambiato poco perché mi piace e cerco di apportare poche modifiche nelle varie stagioni. L’impostazione è rimasta immutata, così come i colori, proprio perché continua a convincermi ancora oggi”.