L’edizione numero 71 della 12 Ore di Sebring va in archivio con tre 296 GT3 al traguardo e la numero 62 di Risi Competizione che ha concluso sesta tra le GTD Pro. Nel secondo atto del campionato statunitense IMSA le Ferrari si sono dimostrate competitive, ma alcuni problemi meccanici e la sfortuna hanno condizionato i risultati, in particolare nella categoria GTD. Come da tradizione nella serie americana l’ultima ora è stata caratterizzata dagli ingressi della Safety Car che hanno raggruppato il gruppo rendendo il finale imprevedibile. In questa fase la 296 GT3 di Risi Competizione è stata tamponata da un prototipo perdendo l’opportunità di lottare un piazzamento migliore.
GTD Pro. Il sesto posto di Risi Competizione arriva al termine di una corsa nella quale l’equipaggio composto dagli ufficiali Ferrari Daniel Serra e Davide Rigon, affiancati da Gabriel Casagrande, era stato a lungo protagonista. Dopo il primo turno di guida affidato al brasiliano, superata la quarta ora la vettura in livrea rossa otteneva la leadership, che il team americano difendeva grazie alla strategia adottata nei pit-stop. Il buon ritmo veniva confermato nella fase centrale con Rigon al volante che occupava la seconda posizione, finché alcune bandiere gialle accorciavano le distanze tra gli equipaggi e aprivano a un finale contraddistinto dall’equilibrio. A 48 minuti dalla bandiera a scacchi la vettura in livrea rossa veniva tamponata da un prototipo; Serra finiva in testacoda e riusciva a ripartire, perdendo però il ritmo utile per un finale da protagonista.
GTD. Tre le Ferrari 296 GT3 protagoniste nella classe riservata agli equipaggi Pro-Am, tutte costrette a fare i conti con diversi livelli di sfortuna durante la 12 Ore. La vettura numero 21 di AF Corse, condotta da Simon Mann, Francesco Castellacci e il pilota ufficiale Miguel Molina stava occupando la dodicesima piazza – sempre nel giro del leader provvisorio – a quattro ore dal termine ma una lunga sosta, resa necessaria per una riparazione, faceva perdere alla 296 GT3 nove giri. Il team completava la gara per acquisire esperienza e raccogliere nuovi dati, tagliando il traguardo in tredicesima posizione di classe.
Cetilar Racing, che lo scorso anno aveva vinto la classica della Florida, è stato a sua volta condizionato da molti problemi durante la corsa, impedendo alla squadra che schierava Giorgio Sernagiotto, Roberto Lacorte e Antonio Fuoco l’auspicato bis. La gara della compagine italiana era molto solida appena prima dello scoccare dell’ottava ora, quando la Ferrari numero 47 scivolava in quattordicesima posizione prima che Fuoco rilevasse Lacorte. Il giovane pilota di Cariati risaliva fino alla nona piazza salvo essere costretto a numerose soste non preventivate ai box per risolvere diversi problemi che facevano perdere alla vettura dieci giri dal leader.
La 296 GT3 di Triarsi Competizione, con Onofrio Triarsi, Charlie Scardina e il pilota ufficiale Ferrari Alessio Rovera al volante, cercava di dare continuità al buon risultato ottenuto nella precedente gara IMSA di Daytona a gennaio. Dopo aver girato su buoni tempi nella prima fase della gara di 12 ore, la vettura è stata costretta a rientrare in garage per effettuare una riparazione. L'auto è stata in grado di tornare in pista, con molti giri di ritardo, ma alla fine il team è stato costretto a ritirarla dalla corsa.
Il programma. Le Ferrari torneranno sotto i riflettori dell’IMSA nel mese di giugno in occasione della 6 Ore di Watkins Glen, terzo atto della Endurance Cup che, da tradizione, terminerà in autunno con la Petit Le Mans.