La 8 Ore del Bahrain, ultimo atto del FIA World Endurance Championship, entra nella seconda metà di gara con la Ferrari 488 GTE guidata da Alessandro Pier Guidi in prima posizione nella classe LMGTE Pro, e la numero 52 con Miguel Molina al volante, seconda, staccata di 16 secondi.
LMGTE Pro. A due ore dallo start le vetture del team AF Corse effettuano il secondo pit-stop e il cambio pilota. In questa fase James Calado riesce a rientrare ai box durante una finestra di Full Course Yellow, lasciando il volante della 488 GTE numero 51 a Pier Guidi, che torna in pista da leader della classe, mentre sulla numero 52 durante la sosta Molina sostituisce Antonio Fuoco, rientrando in quarta posizione a 33’’ dal compagno.
Nel corso della terza ora di gara il pilota spagnolo sale in terza posizione, superando la Porsche numero 92 di Christensen nel corso della 61ma tornata. Quindi Molina accorcia le distanze sulla Corvette, che supera 15 giri più tardi. A quel punto le due Ferrari affidate ai piloti ufficiali della Casa di Maranello sono prima e seconda, posizioni che vengono mantenute anche dopo il terzo pit-stop che avviene quando sul cronometro mancano 4 ore e 45 minuti alla fine, con Pier Guidi che precede di 20’’ il compagno. A quattro ore dalla bandiera a scacchi il pilota della vettura numero 51 ha maturato un vantaggio di 46’’ sulla Corvette di Tandy, terza, e di 51’’ Porsche numero 92.
LMGTE Am. Nella classe riservata agli equipaggi che includono gentlemen drivers due Ferrari continuano a occupare le posizioni di vertice, con la numero 85 di Iron Dames che guida la classifica di classe con Sarah Bovy al volante che ha maturato un vantaggio di 45’’ sulla Aston Martin numero 98 che insegue. Mentre la 488 GTE numero 54 di AF Corse, guidata da Thomas Flohr, è quarta a 11’’ dal podio.