Nello stesso anno del cambio di formula per motori da tre litri la Ferrari tenta la carta della vettura più piccola e leggera anche se con minore potenza per battere gli inglesi sul loro stesso terreno
nasce così la 246 F1 modello 1966 che di quella del 1958 riprende la sigla che ovviamente corrisponde a 2,4 litri di cilindrata e 6 cilindri ma è completamente diversa trattandosi di un modello a motore posteriore. L’architettura generale corrisponde alle linee impostate per le monoposto di questo tipo dove il motore è in linea con cambio e differenziale . La linea della carrozzeria specie nel musetto ricorda quella della 156 del 1963 di cui ricalca anche talune soluzioni meccaniche.
Affidata a Bandini per le prime due gare della stagione si comporterà bene classificandosi seconda a Montecarlo, un circuito ad essa congeniale ma anche terza a Spa- Francorchamps, uno dei tracciati più veloci. A Monza con Baghetti non si è classificata nel tempo massimo.
V6
Motore
2404.74 cm3
Cilindrata
510 kg
Peso (con acqua e olio)
5-rapporti +RM
Cambio
Motore
Motoreposteriore, longitudinale, 6V 65°
Alesaggio e corsa90 x 63 mm
Cilindrata unitaria400.79 cm3
Cilindrata specifica2404.74 cm3
Rapporto di compressione11.2 : 1
Potenza massima183 kW (249 CV) a 8500 giri/min
Potenza specifica104 CV/l
Distribuzionebialbero, 2 valvole per cilindro
Alimentazioneiniezione indiretta Lucas
Lubrificazionecarter secco
Frizionemultidisco
Telaio
Telaiosemimonoscocca, tubi di acciaio e pannelli di alluminio
Sospensioni anterioriindipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici entrobordo
Sospensioni posterioriindipendenti, braccio superiore, triangolo inferiore invertito, puntoni doppi, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice